L’indicatore utilizzato dal centro studi di Aitec si basa sulla combinazione della pericolosità sismica (frequenza ed effetti dei terremoti) con i dati storici relativi al dissesto idrogeologico (frequenza ed effetti di frane e di piene).
Ecco l’elenco in ordine di pericolosità:
1. Napoli
2. Reggio Calabria
3. Vibo Valentia
4. Catanzaro
5. Roma
6. Genova
7. L’Aquila
8. Isernia
9. Benevento
10. Messina
L’Aquila risulta al settimo posto, anche a causa del disastroso terremoto del 2009.
“Tale studio – spiega il ministro dell’Ambiente Galletti – non deve gettare ansia o sconforto, ma deve essere uno stimolo ad operare in maniera puntuale e precisa, mettendo in sicurezza le aree più a rischio attraverso lavori di manutenzione realizzati ad hoc”.