Sollecitano l’attenzione per risolvere alcune questioni (vecchie e nuove, alcune di immediata soluzione) e poter studiare con maggior serenità.
Di seguito la lettera degli studenti:
“Con la presente i residenti presso la Casa dello Studente Casermette Campomizzi denunciano il disagio nei confronti dell’ADSU, Azienda Regionale Diritto allo Studio, per la situazione che si è venuta a creare successivamente all’assenza di un Direttore o di un Responsabile Amministrativo che deliberi al suo posto. I punti che sono stati più volte esposti all’Azienda sono:
-Rinnovo del personale adibito alla vigilanza in quanto alcuni elementi dello stesso non sono competenti in termini di primo soccorso non assicurando la salvaguardia degli studenti in caso di eventuali infortuni; Assenza di professionalità per violazione della legge sulla privacy n 675 del 1996 in quanto utilizzano in modo improprio, insistentemente, e per scopi personali, dati sensibili di ospiti della residenza e degli studenti abitanti
-Scarsa vigilanza sul servizio mensa che non rispetta i requisiti minimi di qualità, igiene e servizi, in quanto, più volte gli studenti hanno trovato nei pasti capelli, insetti, muffa, o elementi estranei a quelli che dovrebbero essere presenti in una mensa pubblica senza rispettare il sistema H.A.C.C.P.
-Mancata liquidazione delle rate della borsa di studio per molti degli studenti beneficiari, creando molteplici disagi agli stessi e alle loro famiglie, che su questa contano come unica fonte di mantenimento agli studi universitari nella città che li ospita
-Disagi riguardo l’erogazione di internet in quanto la rete non è adeguata al numero di studenti che ne usufruiscono, causando notevoli disagi per la prenotazione esami, e per la consultazione di materiale didattico online; inoltre vorremmo sottolineare la mancata presenza di un numero sufficiente di lavatrici funzionanti (4 per circa 400 studenti) e quindi di un servizio lavanderia adeguato
-L’assenza di spazi ludico-ricreativi nei quali i residenti possono ritrovarsi senza arrecare disturbo a coloro che studiano nelle sale adibite.
Nonostante le ripetute segnalazioni dei suddetti problemi, con relative richieste di miglioramenti supportate da raccolte firme, invii di lettere e riunioni con i responsabili non abbiamo riscontrato alcun risultato positivo, ma anzi i nostri appelli sono caduti nell’indifferenza di chi invece dovrebbe fare i nostri interessi. Con questa denuncia vorremo rendere pubblica la situazione nella speranza di far sentire la nostra voce, per troppo tempo inascoltata, alle istituzioni, dato che la visibilità in questo periodo elettorale è all’apice”.