Il progetto rientra nel pacchetto di iniziative promosso dalle organizzazioni sindacali per il 1° maggio, giornata dedicata, quest’anno, in provincia dell’Aquila proprio ai giovani.
“Una scelta mirata – spiegano i tre – quella di portare il sindacato e i problemi del lavoro all’interno delle scuole in un confronto costruttivo e produttivo con i futuri protagonisti della nostra società. Il dibattito è partito dall’analisi dei dati del mondo del lavoro e occupazionali, che vedono in particolare la fascia giovanile colpita dal dramma della disoccupazione e della precarietà, per concentrarsi sulla visione prospettica che gli studenti hanno del panorama occupazionale e del loro futuro”.
E’ stata rilevata l’urgenza di mettere in campo progetti e iniziative atti ad arginare la grave crisi occupazionale, con particolare riferimento alla provincia dell’Aquila, e rilanciare politiche che pongano al centro della discussione lavoro e crescita economia del territorio.
L’analisi ha toccato anche i temi della ricostruzione e della progressiva fase di deindustrializzazione del territorio. “Gli studenti hanno evidenziato – sottolineano Trasatti, Sangermano e Lombardo – una visione piuttosto critica dell’attuale società e delle istituzioni, che porta con sé un naturale pessimismo nel futuro e nella crescita del Paese. Altrettanto, però, hanno dimostrato un certo dinamismo nella possibilità di dare un apporto concreto alla svolta necessaria per risalire la china. Abbiamo scelto il confronto con i ragazzi in quanto la politica attuata dai vari Governi, negli ultimi 20 anni, ha messo in contrapposizione le diverse generazioni introducendo forme di flessibilità che hanno allungato l’età pensionabile riducendo le possibilità di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. I nostri ragazzi, pur guardando con preoccupazione al futuro, non risultano rassegnati, ma attivi e impegnati nel progetto di cambiamento, crescita e sviluppo del nostro territorio”. Hanno fornito un contributo importante al dibattito, a cui hanno preso parte oltre mille studenti delle ultime classi degli istituti superiori, anche i dirigenti scolastici, il corpo docente e le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil comparto scuola, che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.