Partecipano dal 24 aprile a corsi di specializzazione post laurea promossi dalla facoltà di architettura dell’Università di Bologna dando luogo ad un laboratorio progettuale.
Le varie sessioni, in cui si articola il corso, saranno accompagnate da conferenze e dibattiti, con la presenza di economisti, storici, giornalisti, agronomi e altri esponenti della comunità. Lo spirito dell’iniziativa, infatti, è quello di coinvolgere la popolazione, nelle sue diverse espressioni. In particolare, l’idea di fondo è far sorgere un quartiere ecologico a Collemaggio, senza inquinamento atmosferico, dotato di spazi verdi, negozi, corsi d’acqua.
L’operazione per la Asl 1 è a costo zero e, al termine del Masterplan (comprendente appunto più corsi-incontri con gli architettti), i progetti resteranno a disposizione dell’azienda sanitaria.
Giovedì 24 aprile, in occasione dell’apertura ufficiale del masterplan, alle ore 10.30, nell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria di Collemaggio, sono previsti l’introduzione di Wittfrida Mitterer, che dirigerà il laboratorio, e, a seguire, interventi del Manager Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, che parlerà de ‘La collina di Collemaggio nel contesto’, e del vicesindaco Nicola Trifuoggi. Il giorno successivo, 25 aprile, intervento dell’architetto Christian Schaller, progettista di fama internazionale di Colonia, sotto la cui guida si svilupperà l’intero Laboratorio, che tratterà l’argomento ‘rigenerazione urbana’ e quello dell’ingegner Carlo Monti, dell’Università di Bologna. Il 26 e 27 aprile, progettazioni e verifiche.
L’intero ciclo del masterplan si articola complessivamente in 9 sessioni di laboratorio della durata di 3 giorni ciascuna, da aprile a novembre. Oltre alla prima seduta di apertura, da giovedì 24 a domenica 27 aprile prossimi, le date successive sono: 9-11 maggio, 29 maggio- primo giugno, 13 -15 giugno, 27-29 giugno, 4-6 luglio, 12-14 settembre, 10-12 ottobre e 7-9 novembre. L’ex area ospedaliera di Collemaggio riguarda una superficie di circa 20 ettari (equivalenti a 190.000 metri quadrati) che racchiudono un sito di grande pregio per il patrimonio storico e urbanistico di l’Aquila.