Dopo la discussione generale in cui l’amministratore Aloisi ha spiegato la volontà dell’Ater di andare incontro alle esigenze delle associazioni “senza polemiche e con il massimo della correttezza” e dopo aver ribadito che i terreni su cui giacciono i containers rientrano nel progetto dei contratti di quartiere e che quindi, se sbloccati i finanziamenti, gli stessi dovranno essere spostati, è stato concordato di emanare un avviso pubblico sul sito dell’Ater per invitare le associazioni di volontariato sociale, laiche ed ecclesiastiche iscritte all’Albo regionale a voler fare richiesta formale dei container motivando le criticità in cui sono costretti ad operare.