“Un calmiere sui prezzi degli affitti dei privati e’ indispensabile – commenta il presidente – Un accordo è possibile anche alla luce del fatto che i locatari aquilani stanno soffrendo perche’ all’Aquila l’offerta è maggiore della domanda”.
La residenzialità privata come risorsa da affiancare all’offerta pubblica, quindi, che a oggi conta 400 posti letto nella struttura della residenza ‘Campomizzi’ e altri 120 convenzionati con la San Carlo Borromeo, gestita dalla Curia dell’Aquila in convenzione con la Regione Abruzzo.
“Stanno arrivando diverse proposte dai locatari e questo non puo’ che farci piacere. I posti pubblici – spiega il presidente dell’Adsu – sono pochi a fronte dei 26 mila studenti iscritti lo scorso anno che costituiscono una risorsa per la città e pertanto va garantita loro un’offerta adeguata”. Una collaborazione già avviata tra l’Adsu e i proprietari aquilani in una tipologia di alloggio diffuso che prevede la gestione degli affitti della parte dell’azienda stessa in regime di convenzionamento con i locatari.
“E’ l’Adsu a fare i contratti con i proprietari che in questo modo vedono assicurata la locazione e a fare da intermediario con gli affittuari. Da questi rapporti si puo’ partire per intavolare una collaborazione futura e duratura – conclude D’Ascanio, che coglie l’occasione per fare gli auguri al nuovo rettore per il suo mandato – Siamo certi che la Inverardi garantirà la continuità degli ottimi rapporti tra Adsu e università, mantenuti anche dall’ex rettore Ferdinando Di Orio”.