E’ stato arrestato oggi e trasferito al carcere dell’Aquila P. D. G., 60enne dalla lunga fedina penale.
La carriera delinquenziale dell’aquilano, dedito prevalentemente ai reati contro il patrimonio, inizia del Febbraio del 1971 quando viene multato per essere stato sorpreso a pescare gamberi, lungo il fiume “Vetoio”, con un attrezzo rudimentale.
Tutti i trati commessi:
nel Febbraio del 1976 fu arrestato perché trovato in possesso di due fucili, del vasellame e dell’argenteria, provento di furto;
nel Marzo del 1983 viene denunciato per violenza privata, ingiurie e minacce nei confronti di un altro pregiudicato locale; sarà poi assolto per il solo reato di violenza privata per insufficienza di prove;
nel Gennaio del 1986 viene denunciato per detenzione illecita di munizioni comuni;
nel 1989 viene denunciato per truffa dai Carabinieri di Perugia;
nell’Aprile del 1994 viene denunciato da personale del Commissariato “Montesacro” di Roma per aver truffato, in qualità di “gestore abusivo” di una rivendita di automobili, circa venti clienti;
nel 1998 viene condannato per emissione di assegni a vuoto;
sempre nel 1998 viene arrestato dai Carabinieri di Perugia per traffico di sostanze stupefacenti;
nel 1999 personale di questa Squadra Mobile lo deferisce in stato di libertà per “detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti” nell’ambito dell’operazione di Polizia Giudiziaria denominata “Michael”;
nel Novembre 1999 diviene destinatario di “Avviso Orale” emesso dalla Questura di Perugia;
nel Gennaio del 2000 viene denunciato per “minacci ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone”;
nel Maggio del 2000 viene denunciato per “insolvenza fraudolenta e ricettazione;
nel 2003 viene condannato per bancarotta fraudolenta;
nell’Aprile del 2003 viene affidato in prova ai servizi sociali con ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila;
nel 2008 viene denunciato dai Carabinieri per organizzazione e partecipazione a gioco d’azzardo;
nel 2009 personale della Polizia Stradale lo denuncia in stato di libertà per “appropriazione indebita aggravata, simulazione di reato e ricettazione”;
nel 2012 è stato condannato per “omessa dichiarazione dei redditi” dell’anno 2006, quale legale di una società di servizi;
nel 2012 è stato arrestato per ordine di esecuzione di pene concorrenti inflittagli per reati commessi dal 2005 al 2012;
nel marzo del 2013 il Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila lo ammette alla detenzione domiciliare.