Il tutto, ovviamente, come spiegano i finanzieri, rigorosamente in nero ed a condizioni più competitive rispetto a quelle degli altri operatori.
Una forma di concorrenza sleale basata sul motto “tanto non pago le tasse!” alla quale ha messo fine la Guardia di Finanza.
Per non dare nell’occhio, l’imprenditore emetteva regolari fatture fiscali, almeno a fronte delle prestazioni effettuate come carrozziere. Mentre per la rivendita di auto, per non lasciare traccia, nemmeno l’ombra di un documento contabile. Tra il 2008 ed il 2011, ha omesso di presentare la dichiarazione dei redditi e, di conseguenza, non ha pagato le imposte su tutti i suoi guadagni. Ora dovrà render conto al fisco, pagando quanto dovuto, oltre alle sanzioni previste dalla normativa tributaria.