Dopo aver espresso le preoccupazioni dei lavoratori, i rappresentanti sindacali hanno concordato con il sindaco che l’auspicio di tutti, per trovare una soluzione industriale e occupazionale, sarebbe l’ingresso nel regime della legge Prodi.
Se il giudice non chiederà il rinvio, l’udienza che potrebbe sancire l’ingresso nella legge Prodi dovrebbe avvenire il 2 agosto prossimo.
La legge Prodi permetterebbe un utilizzo migliore degli ammortizzatori sociali stabiliti dal Commissario ma, se la legge non verrà applicata, ad ottobre finiranno gli ammortizzatori e l’unica strada da intraprendere sarà il licenziamento dei lavoratori.
Il 2 agosto quindi verrà decretato o l’ingresso nella legge Prodi o la procedura fallimentare.
“La mia preoccupazione più grande è quella di salvaguardare il futuro dei 187 lavoratori” ha dichiarato il primo cittadino. “I nostri obiettivi primari sono salvare le produzioni e tutelare i lavoratori. L’Aquila vive una profonda emergenza sociale e non ci possiamo permettere la perdita di quasi 200 posti di lavoro, gettando persone e famiglie nella disperazione”.