Questa mattina gli operai del Comune hanno provveduto a posizionare delle transenne in corrispondenza degli ingressi del complesso residenziale, gravemente lesionato a seguito del terremoto del 2009, e a chiudere con dei pannelli le porte e le finestre degli alloggi che erano state divelte nel corso degli anni.
“La zona era diventata luogo di degrado e ritrovo di prostituzione, secondo le varie segnalazioni che abbiamo avuto – hanno dichiarato il sindaco Biondi e l’assessore Imprudente – Il degrado dell’area aveva esasperato i residenti che a più riprese ci avevano chiesto di intervenire”.
“Il provvedimento è una prima risposta in attesa di procedere al recupero e alla ricostruzione delle case popolari di proprietà del Comune, ancora abbandonate come la mattina del sisma”, concludono.