Le misure restrittive, emesse dall’autorità giudiziaria, vanno dalla custodia cautelare in carcere, per 10 degli indagati, agli arresti domiciliari per altre 3 persone, e 2 obblighi di dimora, ai quali si aggiungono 6 soggetti indagati in stato di libertà.
A finire in manette, i fratelli Gianni e Fabrizio Gigante, di 33 e 26 anni, Mattia Buccilli di 24 anni, Luca Buccilli, di 22 anni, Massimiliano Le Donne di 29 anni, Luca Del Sarto, di 22 anni, Stefano Passoforte di 23 anni, Fernando Polce di 21 anni, Mario Marruccelli, di 34 anni ed Alfredo Scala di 23 anni. Ai domiciliari sono finiti i due calciatori Eduardo Bighencomer di 22 anni, Giuseppe Serva di 20 anni e Lorenzo Pacifico di 23 anni. Per altri due, D.S. e S.R.J., è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza ai quali si aggiungono 6 soggetti indagati in stato di libertà.
Nell’ambito della stessa operazione è stato arrestato Francesco Buccilli, di 22 anni, perchè nella sua abitazione durante le perquisizioni sono state trovate due pistole di grosso potenziale (una beretta modello 34 fabbricazione italiana calibro 9 short, e una Fn di fabbricazione Belga calibro 9×21) insieme a 28 munizioni e materiale per coltivare cannabis. Dalle intercettazioni è emerso che la pistola sarebbe stata utilizzata per intimidire, per minacciare i clienti che ritardavano i pagamenti.
Secondo gli investigatori dell’Arma dei carabinieri, il sodalizio criminale da Sulmona si spingeva fino fino a Pescara. Agli arrestati il Gip del Tribunale di Sulmona contesta il reato associativo in concorso. L’operazione, denominata “Piccolo Colosseo” per i collegamenti con la capitale, è la conclusione di un’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Sulmona diretta dal capitano Francesco Nacca ed iniziata nel mese di settembre dello scorso anno, durante la quale, sono stati arrestati, alcuni soggetti che erano tenuti sotto controllo. Preziose le intercettazioni, in cui venivano utilizzati nomi in codice , datati nella letteratura criminale, come “uova” e “magliette” per chiamare hashish, cocaina e marijuana.