L’Aquila, storia di Susi, segugia di un anno, malnutrita e abbandonata

appena_trovata2L’Aquila. Nuovo caso di incuria, maltrattamento e abbandono di animali. È accaduto nell’aquilano, dove nei giorni scorsi, grazie a una segnalazione, è stato trovato un cane in stato di malnutrizione dagli operatori e volontari della Sezione di L’Aquila della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

Si tratta di una segugia a pelo raso, marrone chiaro, trovata ridotta pelle e ossa, con la colonna vertebrale completamente di fuori e gli occhi incavati nel muso tanto da essere pieni di secrezione.

Subito soccorsa, la segugia è stata ricoverata presso il rifugio di Paganica gestito dall’associazione:

lo stato di malnutrizione è tale da aver reso necessaria una somministrazione del cibo particolare. Il cane, infatti, deve essere alimentato poco e spesso, visto che lo stomaco non è più abituato al cibo e c’è il rischio che lo rigetti.

Inoltre è ipotermica, sempre a causa della malnutrizione, pertanto è stato necessario metterla sotto la “lampada rossa” affinché la temperatura potesse salire.

“Susi, così è stata chiamata la sfortunata segugia – si legge in una nota – , è molto intimorita – seppur dolce e mansueta – soprattutto se avvicinata tenendo un oggetto in mano: molto probabilmente è stata picchiata. È giovane, ha circa un anno, ma nella sua breve esistenza ha già vissuto ciò che non auguriamo a nessun essere vivente: non sappiamo se abbia vagato dopo l’abbandono e non sia stata in grado di procurarsi il cibo o se sia stata rinchiusa da qualche parte prima dell’abbandono. In ogni caso, Susi non ha microchip e dubitiamo che qualcuno venga a cercarla. Augurandoci che – ora che è al sicuro – possa riprendersi presto e completamente sia dal punto di vista fisico che comportamentale, auspichiamo per lei una buona adozione, dopo che si sarà rimessa, avrà terminato le profilassi veterinarie necessarie e sarà stata sterilizzata. Non sappiamo, e probabilmente non sapremo mai, cosa le è accaduto, ma riteniamo che, nel 2012, una tale crudeltà ai danni di un essere vivente, sia disumano, crudele e inaccettabile e, come associazione, continueremo la nostra opera di denuncia contro chi si macchia di tali delitti”.

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