Terremoto L’Aquila, pagamenti ad alberghi fermi al 2010 perché manca l’impiegato

terremoto_laquilaL’Aquila. Pagamenti fermi ad aprile 2010 nei confronti degli albergatori aquilani per l’accoglienza agli sfollati del terremoto, non per mancanza di fondi, ma perché manca l’impiegato che dovrebbe stampare i mandati di pagamento: l’assurda situazione è denunciata in una lettera aperta inviata al ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera dall’amministratore unico della Federico II Hotels srl, Ivo Irti, che chiede un intervento del ministro sul presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che ”continua ad ignorare il problema”.

“Ho ascoltato con grande interesse i suoi interventi ed i suoi progetti a favore delle imprese – scrive l’albergatore nella missiva – così come le misure da lei prospettate per lo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione. Desidero fornirle un contributo informativo, portando a sua conoscenza quanto accade in Abruzzo. I tempi di pagamento delle fatture che gli alberghi – in relazione all’accoglienza sfollati – hanno emesso a carico della Regione Abruzzo sono lunghissimi; stiamo aspettando il pagamento relativo al saldo del mese di aprile 2010. Se il biblico ritardo fosse dovuto a mancanza di fondi, potremmo provare a prendercela con il Governo, ma così non è. I soldi sono stati stanziati ed attribuiti alle relative funzioni o capitoli di spesa. Il motivo per cui non vengono fatti pagamenti è un altro: al momento manca, in Regione, una persona che possa materialmente stampare i mandati di pagamento. Sapevano da mesi che avrebbero dovuto destinare il personale dello specifico ufficio ad altro, ma nessuno si è preoccupato di individuare sostituti. Nel frattempo – aggiunge – paghiamo tassi che non le sto a dire alla banca che ha anticipato una parte dei crediti e tutto questo perché non c’é nessuno che possa stampare i mandati, ed evito battute sul numero impressionante dei dipendenti regionali. Lei, signor Ministro, che è così sensibile ai problemi delle imprese, tenga presente che il prossimo mese non potremo pagare gli stipendi e forse neanche i contributi. Così, al danno si aggiungerà la beffa di non avere più il DURC in regola, e non potremo più ricevere pagamenti per questo nuovo motivo”.

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