Creato negli anni ’50 del Novecento per la produzione idroelettrica, l’invaso di Barrea è anche un’importante risorsa per il territorio: nel 1976 è diventato una delle zone umide protette italiane in applicazione della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale.
L’intesa mira a garantire valori del livello delle acque allineati al tema di utilizzo plurimo delle stesse, risultato conseguito tenendo conto di fattori climatici e stagionali.
“Con la firma del protocollo facciamo un primo passo per individuare un percorso di gestione sostenibile – dice il presidente del Parco Antonio Carrara – affrontando i problemi più urgenti dal punto di vista del turismo e della tutela paesaggistica”.