Ad annunciarlo nel corso di un incontro con la stampa il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis, assieme al sindaco del capoluogo, Massimo Cialente. Nel frattempo continueranno le indagini sulla vulnerabilità sismica della scuola, da estendere poi a tutti gli altri edifici e uniformare attraverso un protocollo valido per tutte messo a punto dal consorzio ingegneristico Reluis.
I 1.200 ragazzi del Classico non vanno in classe ormai dal 18 gennaio scorso, a seguito delle forti scosse di terremoto, e chiedono verifiche sulla tenuta sismica dell’attuale sede di via Leonardo da Vinci e documenti relativi a controlli precedenti che forniscano verdetti su cui genitori e docenti vogliono vederci chiaro.
Dovranno dividersi la scuola con i pari età delle Industriali secondo quanto ipotizzato per un mesetto, dalle 14.30 probabilmente fino alle 19.30. Questa è la risposta delle istituzioni alla mobilitazione dei ragazzi griffata dalla firma #sicuridamorire e alle missive dei genitori con tanto di raccolte firme in cui le famiglie hanno chiesto di sapere “l’esito delle prove di carico e di ogni altro esame svolto nel corso delle recenti verifiche; l’esito di eventuali altre prove di carico già effettuate in passato; l’esito degli interventi locali sulla struttura portante dell’edificio effettuati dopo il sisma del 2009”.
“Al termine di una serie di indagini commissionate dalla Provincia, abbiamo acquisito ulteriori elementi di conoscenza della struttura – ha detto De Crescentiis – Il primo elemento è l’incolumità, il secondo la regolarità dell’anno scolastico. Perciò, non potendo protrarsi la chiusura e la sospensione delle attività didattiche, abbiamo trovato una soluzione”. Quanto al sindaco Cialente, ha detto di condividere “assolutamente la scelta, in una situazione non facile e particolare che si è creata per una serie di elementi emersi dall’analisi del test di vulnerabilità”.
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“Le ulteriori radiografie – ha aggiunto Cialente – saranno a disposizione di qualcuno che, finalmente, in Italia comincerà a fare test funzionali su un protocollo che dal liceo si allargherà all’Abruzzo e spero possa essere portato sul tavolo del Consiglio superiore dei lavori pubblici”. “È importante la sicurezza dei ragazzi e anche di più la tranquillità loro e delle loro famiglie, grazie alla municipalizzata Ama assicureremo il trasporto – ha aggiunto – L’obiettivo è dare una risposta anche alla città, sono sicuro che emergerà che le nostre scuole sono le più sicure d’Italia perché hanno affrontato un terremoto di magnitudo 6.3 e sono state sottoposte a un miglioramento sismico notevole”