Questa mattina, tuttavia, è successo qualcosa di strano. Uno studente universitario della provincia teramana, infatti, racconta di aver preso, come sempre, il suo autobus di linea per L’Aquila. Nulla di strano, fino all’arrivo a Teramo dove, alcuni suoi colleghi di facoltà, gli hanno riferito che questa mattina hanno dovuto pagare il biglietto. Inusuale, visto che anche loro beneficiano delle agevolazioni. Una modifica alla quale si è dovuto adeguare poi anche lo studente di ingegneria che già si trovava sull’autobus.
Dando uno sguardo sul sito dell’ateneo aquilano, si legge un avviso datato 4 marzo che comunica la sospensione del servizio di trasporto su autobus dedicati agli studenti nelle giornate del 7 e 8 marzo. Nessuna traccia della motivazione. Dalle testimonianze di alcuni studenti, pare che gli addetti alla biglietteria abbiano loro riferito che oggi l’università sarebbe chiusa. Elemento, questo, che non trova alcuna conferma sullo stesso sito universitario, oltre al fatto che gli stessi ragazzi avrebbero poi raggiunto la facoltà di ingegneria e della chiusura nemmeno l’ombra (a L’Aquila, infatti, solo nella facoltà di medicina non si fa lezione, mentre tutte le altre sembrano svolgere la normale attività ditattica). Ma ci sarebbe anche un’altra ipotesi vagliata dagli studenti: forse tutto è riconducibile ad una semplice scarsità di fondi? E forse è anche per questo che sono state eliminate alcune corse dalla Val di Sangro?