L’esame esterno della carcassa da parte del veterinario del Parco non ha consentito di stabilire le cause di morte per la rapida decomposizione.
La stessa sarà inviata all’Izs di Grosseto per gli esami necroscopici, così come previsto dalle procedure nel caso di rinvenimento degli orsi morti.
Dai controlli telemetrici, effettuati domenica pomeriggio (17 luglio) dai Guardia parco, non erano emerse anomalie.
L’ultimo avvistamento da parte del personale del Parco è avvenuto il 15 luglio nel corso di appositi sopralluoghi finalizzati alla ricerca degli escrementi e a valutare le condizioni fisiche di Morena che risultava essere in buona salute.
“Ho appreso oggi della morte dell’orsetta Morena, una notizia che mi ha rattristato molto, soprattutto perché negli ultimi mesi avevamo avuto dal Parco Nazionale d’Abruzzo segni di buone speranze per la cucciola trovata senza madre. Una brutta perdita per il Parco perché Morena era diventata il simbolo del nostro Abruzzo, la notizia ha rattristato tanti corregionali, che hanno seguito le fasi della sua crescita e la sua storia. Grazie a questa orsetta, che abbiamo seguito da vicino, mi sono appassionato sempre di più alla vita dei plantigradi. Una vicenda che si chiude in maniera triste per Morena e dopo essere stata svezzata dagli addetti del parco avevamo immaginato un’altra fine, ora attendiamo gli esami per verificare le cause di morte e per capire se ci sono responsabilità. Si sapeva fin dall’inizio del rischio di Morena, ma dopo un anno di età abbiamo creduto che potesse continuare a vivere nel nostro parco, libera in natura dandoci la speranza di una vita che continua. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che si sono presi cura di lei e che ogni giorno lavorano per la salvaguardia dei nostri parchi, in particolare al presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Carrara e al direttore Febbo”, ha dichiarato l’assessore regionale Donato Di Matteo.