Gli ambulatori di uroginecologia, diretti dalla professoressa Angela D’Alfonso, ogni anno in campo sul fronte-prevenzione, sono riusciti a intercettare, nell’arco di mezza giornata di prevenzione, un’ampia quota di donne che ha recepito al meglio il messaggio diffuso dall’Aquila: agire prima che malattia si manifesti, anche se non si hanno sintomi, per prevenirla con adeguate e tempestive ‘misure’.
I colloqui (gratuiti) con i medici, svoltisi il 5 luglio scorso, si sono tenuti nell’ambito della campagna di sensibilizzazione promossa, all’insegna dello slogan: ‘Donna=disagio? Mai più!”, promossa a livello nazionale dall’Aiug (associazione italiana di urologia ginecologica e del pavimento pelvico) di cui è presidente nazionale il prof. Gaspare Carta, direttore del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di L’Aquila.
Il richiamo alla necessità di fare prevenzione, percepito come esigenza di agire prima della possibile insorgenza dei sintomi, è stato significativo non solo come affluenza ma anche come ‘target’ anagrafico perché 1 donna su 3, andata al consulto con i medici, aveva un’età tra 35-40 anni.
“E’ un dato nuovo”, dichiara la D’Alfonso e davvero confortante perché ci dice che le costanti mobilitazione da noi attuate nella prevenzione, sulle patologie del pavimento pelvico, tra cui incontinenza urinaria e prolasso genitale, arrivano a destinazione nel modo giusto, soprattutto tra le donne più giovani.
Quest’anno, per la prima volta, abbiamo adottato una formula diversa che prevedeva l’incontro dei medici con le pazienti come preludio alla visite successive che si terranno a settembre. Fare incontri con utenti, separandoli dalla visita vera e propria, fissata in un momento successivo, ci ha consentito di avere più tempo per capire e valutare le informazioni forniteci nei faccia a faccia, da utilizzare al meglio nelle numerose visite già prenotate a settembre”.
Oltre alle 30 donne incontrate il 5 luglio scorso nei due ambulatori del Pelvic center di L’Aquila, sono giunte numerose richieste telefoniche di visite che hanno toccato quota 50. Va ricordato che le prenotazioni di tali visite possono essere richieste on line, tramite la compilazione di un modulo, disponibile, fino al 31 luglio prossimo, reperibile sul sito: www.disagiomaipiu.it.
Un terzo delle donne a colloquio con lo specialista è arrivato dal Lazio (provincia di Rieti) e da altre province d’Abruzzo. L’ottima risposta delle donne nel sostenere i colloqui e nell’esporre le proprie problematiche (o semplicemente il sospetto di malattia) si è caricato di un altro significato positivo.
Incontinenza e prolasso, infatti, sono patologie vissute con un senso di vergogna da molte donne che le subiscono spesso come un’inconfessabile angoscia. Aver accettato il confronto ‘de visu’ con lo specialista è stato un primo segnale, da parte delle pazienti, sulla capacità di uscire allo scoperto, con questo primo approccio, dalla zona d’ombra del pudore.
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