“In seguito a questo spiacevole episodio” continua il movimento universitario, “il Commissario D’Ascanio tranquilizzava i ragazzi assicurandoli che sarebbero stati sollevati dagli oneri relativi all’affitto di settembre, considerato “l’inconveniente”. Come spesso è accaduto nel corso di questi mesi, le promesse del commissario sono state disattese e in questa settimana sono arrivate le prime lettere di richiesta del fitto di settembre”.
Per queste ragioni, l’Udu de L’Aquila chiede che l’Adsu riveda tale posizione in quanto il mese di settembre ha visto gli studenti in notevole difficoltà a causa di una “svista” dell’azienda stessa. Chiede, inoltre, che vengano monetizzati i pasti dei tesserini non utilizzati nel periodo settembre-dicembre 2010, in quanto, sottolinea l’Udu, “l’impossibilità dell’utilizzo è derivata soltanto dalle famose inadempienze dell’azienda che ha ritardato di ben 4 mesi l’apertura delle mense nei tre poli di Coppito, ex Optimes e Bazzano. Infine, è incomprensibile la scelta dell’Adsu di rimborsare 2,41 euro per ogni scontrino consumato nel periodo sovracitato presso la mensa gestita da “Orgoglio Aquilano”, dato che un decreto del Commissario D’Ascanio dello scorso Novembre garantiva il rimborso totale degli scontrini. Chiediamo, pertanto il rimborso totale degli scontrini stessi”.