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Ricostruzione L’Aquila, Chiodi: “le bacchette magiche non esistono”

L’Aquila. “In questo momento stiamo affrontando diversi terremoti metaforici, dalla sanità all’economia, e reali, come quello che purtroppo è costato la vita a tante persone. Come Regione Abruzzo, e come comunità aquilana, abbiamo strategie ed ambizioni per far rinascere questo territorio. Ma il processo di ricostruzione sarà lungo e difficile. Ci vorrà molta pazienza perché le bacchette magiche non esistono“.

E’ quanto ha detto questa mattina il presidente della Regione Gianni Chiodi, aprendo all’Aquila i lavori del congresso nazionale 2010 dell’Aica, Associazione italiana per l’informatica ed il calcolo automatico.

“Ci sono leggi” ha detto il governatore “c’è una grande burocrazia, che per quanto negativa non ha alternative, perché in questo clima, qualsiasi alternativa sarebbe essenziale per il processo di ricostruzione, ma anche per la sua credibilità. Ci vuole tanta pazienza e bisogna affrontare questo momento storico con determinazione e coesione“.

Riconoscendo la validità del tema in discussione “Città storica, città digitale, città futura“, Chiodi ha sottolineato l’importanza di sostenere “la crescita dell’economia della conoscenza, anche definita green economy, economia della conoscenza applicata all’ambiente. Noi abbiamo ruoli politici, non abbiamo competenze specifiche in materia, ma dobbiamo lavorare per creare un’equipe, una squadra, che, trasferendoci il suo sapere, faciliti quei processi che noi dovremo politicamente gestire e che sono tutt’altro che facili”.

Al congresso dell’Aica ha preso parte anche il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, nei confronti del quale Chiodi ha espresso parole di “grande considerazione per il lavoro svolto finora. Il governatore ha commentato poi la risposta fornita da Cialente che, alla domanda “che cosa vuole dire a Chiodi?”, avrebbe risposto “che porti la croce che porto io”.

”Con queste parole che spesso mi ha detto anche in privato” ha commentato Chiodi “il sindaco ha sgombrato il campo da allusioni e possibili strumentalizzazioni di cui in questo momento non sentiamo la necessità Abbiamo bisogno di ritrovarci come comunità e di remare tutti insieme verso un unico traguardo. Remare contro o non remare è un lusso che non possiamo permetterci. Ringrazio di cuore il sindaco e tutti gli aquilani per come si stanno comportando in questo difficile momento”.

Cialente, dal canto suo, ha ribadito che per la ricostruzione de L’Aquila, servirebbero investimenti pari a due o tre manovre finanziarie. “Ma è un nostro diritto. Diritti, ma anche doveri, come amministratori, per avere una città che si pensi come la più moderna e funzionale d’Europa. Questo significa che dobbiamo lavorare soprattutto per una città sicura, perché la nostra terra è bellissima ma ballerina. Una città intelligente, che garantisca qualità della vita e dello studio, che riorganizzi la mobilità adeguandola alle nuove trasformazioni, che cresca puntando sul risparmio energetico. Noi siamo pronti a far vedere quello che sappiamo fare. L’Expo 2015 di Milano potrebbe essere la prima, importante, occasione per mettere in mostra il modello Abruzzo. Ripeto, noi siamo preparati anche se la scelta definitiva spetta ovviamente al Governo nazionale”.