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Università L’Aquila, Udu: ‘Basta numeri chiusi, fermare l’emorragia di studenti’

L’Aquila. ‘Negli ultimi 2 anni, con la disastrosa introduzione dei numeri programmati ai corsi di laurea triennali di Psicologia, Biologia, Biotecnologie e Scienze Motorie, l’Ateneo dell’Aquila ha perso quasi 6000 iscritti, precipitando dai 24.000 a poco più di 18.000 studenti attuali.

Il difficile contesto nazionale in cui versa il sistema universitario non sarebbe stato sufficiente a determinare un crollo così vistoso, senza l’introduzione del numero programmato locale.  E’ sufficiente guardare i dati estrapolati corso per corso per averne una prova definitiva.

Quando 2 anni fa il Senato Accademico decideva per l’introduzione del numero programmato nei 4 corsi citati, la mobilitazione dell’Udu e degli studenti di Psicologia triennale, che sfociò sino al blitz in seduta di Senato, riuscì, però, almeno ad impedire l’introduzione del numero programmato al corso di laurea magistrale (il cosiddetto “+2”) di “Psicologia Applicata Clinica e della Salute”.

Lo affermano in una nota congiunta vari rappresentanti dell’Udu L’Aquila.

‘La stessa Rettrice e lo stesso Senato Accademico, che pur votarono la “chiusura” dei corsi triennali, si convinsero che la limitazione dell’accesso alla magistrale a fronte degli studenti nel frattempo già iscritti nella triennale dell’ateneo aquilano, sarebbe stato un grave errore.

Ora una commissione istruttoria del Dipartimento DISCAB propone l’introduzione del numero programmato anche alla magistrale di Psicologia, chiusura che si andrebbe ad aggiungere ai 4 numeri programmati locali già esistenti.
Attualmente il corso di laurea magistrale di Psicologia è il più attrattivo dell’Ateneo, il corso attualmente ha circa 1000 iscritti, oltre il 5% dell’intero Ateneo ed oltre il 30% degli iscritti totali alle magistrali dell’università aquilana.

Ad oggi le magistrali dell’Ateneo aquilano rappresentano circa il 18-19% degli iscritti totali e l’introduzione del numero programmato alla laurea magistrale di Psicologia avrebbe un’incidenza pesantissima sul numero degli studenti magistrali dell’Ateneo aquilano. Il corso in questione vedrebbe ridursi i suoi immatricolati di 2/3 , il numero degli immatricolati complessivo alle magistrali aquilane scenderebbe in un solo colpo di circa il 20% e, cosa ancor più grave, ad essere “esclusi” sarebbero in gran parte studenti attualmente iscritti all’Aquila, nel corso triennale di Psicologia, che scelsero L’Aquila quando il percorso in Psicologia era completamente a numero aperto’, insistono gli esponenti Udu.

‘L’Ateneo deve porsi l’obiettivo di fermare l’emorragia di studenti, ridiscutendo le politiche di attrattività e i numeri programmati istituiti e riaprendo una trattativa con il Ministero, sostenuta dal territorio e dalla politica, per avere le risorse necessarie a sostenere una inversione di rotta. Se non si cambia rotta immediatamente l’Ateneo finirà, con i futuri pensionamenti, di fronte ad un vicolo cieco, con conseguenze ancor più pesanti per l’intero territorio.

Oggi per noi è impensabile e insostenibile l’introduzione del numero programmato al corso di laurea magistrale, che provocherebbe in breve tempo un’ulteriore perdita di iscritti e la fuga dei tanti studenti oggi iscritti al terzo anno di Psicologia, e per questo chiediamo a Rettrice, Senato Accademico intero e corpo docenti del Cad e dei Dipartimenti coinvolti, un’assunzione di responsabilità nei confronti degli studenti attualmente iscritti alla triennale dell’Aquila e dell’intero territorio’, affermano in conclusione.