L’Aquila. Meno di 60 minuti, tra Roma e L’Aquila, sfidando le lancette dell’orologio a bordo di una potente Lamborghini della Polizia di stato per trasportare un rene da trapiantare all’ospedale San Salvatore del capoluogo regionale abruzzese.
La vettura di alta cilindrata della Polizia, con i colori caratteristici bianco-blu, è scattata dai ‘box’ dell’ospedale Umberto I di Roma, ieri pomeriggio, con a bordo – ben custodito e protetto in uno spazio della vettura appositamente attrezzato – il rene, prelevato da un donatore di Roma, destinato al trapianto all’Aquila.
L’utilizzo della Lamborghini si è reso necessario (ma non è certo la prima volta) per fare in modo che la chirurgia del San Salvatore, dove è stato effettuato il trapianto, avesse disponibile il rene in tempo utile.
Ogni qualvolta c’è una donazione, infatti, si mette in moto una macchina molto complessa che deve operare a ‘cento all’ora’ per assicurare il buon esito di tutta l’operazione-trapianto, a cominciare dal trasporto dell’organo, passando per i sofisticati test di compatibilità sul ricevente (il soggetto trapiantato), per i molteplici esami (radiologici, di laboratorio ecc) fino alla mobilitazione dell’équipe chirurgica.
La persona a cui è stato trapiantato il rene, che si affrancherà così dalla schiavitù della dialisi, è una donna di 57 anni del Lazio. Subito dopo la comunicazione della disponibilità dell’organo, ieri sono state attivate tutte le operazioni per trasferire la donna dal Lazio all’ospedale San Salvatore di L’Aquila.
La paziente è stata trasferita all’Aquila alle ore 11 di ieri per essere preparata al trapianto mentre la Lamborghini della Polizia è giunta al San Salvatore attorno alle 15.00. Dopo tutti gli accertamenti, tanti e complessi, propedeutici al trapianto, l’équipe di chirurgia del centro di riferimento regionale Abruzzo e Molise di L’Aquila è entrata in sala operatoria attorno all’una di ieri notte (giovedì) e l’intervento è stato completato alle 3.40.
L’operazione è riuscita e la donna col rene nuovo sta bene ma i medici, come da prassi e con la necessaria prudenza professionale, solo dopo 24 ore dal trapianto potranno sciogliere le riserve e valutare al meglio le condizioni della paziente.
L’ospedale aquilano, in piena notte, ha superato brillantemente, grazie alla professionalità di chi vi lavora e a un’organizzazione logistica collaudata, anche la momentanea difficoltà dovuta a un improvviso black-out nel sistema elettrico del presidio.
Con l’attivazione dell’apparato d’emergenza è stato possibile portare a compimento senza problemi non solo il trapianto ma anche 3-4 urgenze, dovute ad altre situazioni. Insomma, l’ospedale ha superato anche stavolta una prova professionale difficile grazie a un lavoro di squadra che ha visto in campo il prof. Francesco Pisani, direttore del centro regionale trapianti, Grazia Di Francesco, responsabile del coordinamento locale e Daniela Maccarone che dirige il centro regionale di coordinamento trapianti, oltre a Franco Papola del centro tipizzazione tissutale. Ma è stato tutto l’ospedale, nelle sue varie branche, dal laboratorio analisi alla radiologia fino alla chirurgia, a fare al meglio il proprio lavoro.
Insomma, a dispetto dei capricci del circuito elettrico, al San Salvatore la notte è stata illuminata dal gesto di generosità del donatore romano, dalla ‘nuova’ vita della donna trapiantata, dal perfetto lavoro di squadra del personale medico e, nelle ore precedenti, dalla corsa a tutta velocità della Lamborghini della Polizia. Un unicum prezioso che ha permesso di tagliare a tutta velocità il traguardo della solidarietà e dell’amore per il prossimo.