La Procura della Repubblica aveva chiesto il rinvio a giudizio per Livio Bearzi, preside della scuola, e per Vincenzo Mazzotta, dirigente della Provincia dell’Aquila, ai quali vengono contestati i reati di omicidio colposo (sotto le macerie rimasero uccisi Luigi Cellini, 15 anni, Ondreiy Nouzovsky, 17 anni, e Marta Zelena, 16 anni), disastro colposo e lesioni gravi.
Intanto, si resta in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione (la data dovrebbe essere quella del 27 settembre) sull’istanza di trasferimento del processo al Tribunale di Campobasso, presentata dai legali di Bearzi, secondo i quali all’Aquila non ci sarebbe il clima adatto per un giudizio sereno ed equo.