Purtroppo, però, ancora oggi questi ragazzi, quindici in totale, sono costretti a trascorrere ore nei container. Con i disagi che ne conseguono: temperature insopportabili, erbacce ovunque.
Una situazione che sicuramente non regala tranquillità ai ragazzi e nemmeno agli operatori socio-sanitari che li seguono.
L’autismo, lo ricordiamo, è una malattia vera e propria, che spinge chi ne soffre ad isolarsi e a chiudersi in un mondo tutto suo. La terapia consiste nell’aiutarli il più possibile a rapportarsi con gli altri, ad esprimere le loro enormi potenzialità.
I lavori della loro nuova struttura sono ancora fermi, nonostante l’ingente somma messa a disposizione. Per quanto ancora saranno costretti a trascorrere il loro tempo nei due container della protezione civile?