“Puntare sull’alta formazione dei giovani” ha detto la Stati “che poi si troveranno professionalmente coinvolti nella gestione del problema, significa contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità del nostro territorio che, come è noto, è tra quelli più a rischio d’Italia”.
Secondo l’assessore regionale, “il detto prevenire è meglio che curare si sposa perfettamente con il titolo del Master anche perché, oggi giorno, curare significa spendere milioni di euro di finanziamenti regionali o statali che invece, potrebbero essere molto più utili se indirizzati ad una seria politica di programmazione degli interventi di prevenzione. La volontà della Regione è chiara, l’aver promosso e contribuito, anche finanziariamente, alla realizzazione di questo master e di un altro master sull’ingegneria antisismica, che inizierà nel prossimo anno accademico, dimostra l’interesse su queste tematiche, e l’esperienza del terremoto ci insegna come sia indispensabile una conoscenza ed una responsabilità maggiore da parte dei tecnici. E’ necessario stimolare il cambiamento della mentalità generale che spinge all’intervento in emergenza, quando cioè il danno è accaduto, puntando invece sulla prevenzione degli eventi disastrosi e quindi alla salvaguardia della vita umana e alla riduzione del livello di danno delle cose. Il mio desiderio è che la Protezione civile intesa come il pronto soccorso delle emergenze ambientali, intervenga solo in pochi casi specifici veramente imprevedibili e che la politica della prevenzione sia maggiormente attuata per mettere in sicurezza il nostro bellissimo e fragile territorio”.
Il Master punta allo sviluppo di queste nuove professionalità con formazione interdisciplinare che, operando in ambito pubblico o privato, saranno in grado di dare un contributo significativo alla definizione di linee di intervento per attività miranti alla prevenzione delle situazioni di emergenza ambientali e territoriali.