Durante il tentativo di ingresso di alcuni manifestanti in centro durante la domenica delle ultime elezioni amministrative (28 marzo 2010), alcune carriole sarebbero state, infatti, sequestrate, oltre all’identificazione dei cittadini che si stavano muovendo per procedere alla rimozione delle macerie del sisma.
Il prefetto ha precisato che in quell’occasione ci sarebbe stato un provvedimento di polizia giudiziaria, pertanto egli avrebbe soltanto dato indicazioni sul fatto che la manifestazione non si poteva svolgere per disposizioni di legge. “Questo è stato detto per tempo” precisa, inoltre, Franco Gabrielli “per far capire che fare l’iniziativa non avrebbe spostato nulla, ma era soltanto una sorta di rispetto di un principio che in questo Paese è sempre valso dai tempi di Peppone e don Camillo: il silenzio elettorale, cioè, va rispettato. Giocare dietro l’equivoco che quella non era una manifestazione elettorale è un esercizio abbastanza sterile” ha, poi, aggiunto “e, infine, non mi pento assolutamente di dire che chi dileggia un’assemblea elettiva e le più alte cariche dello Stato in un’assemblea convocata per commemorare delle persone morte è un cialtrone“.