L’Aquila. Un video, corredato di interviste, caricato sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, scatena di nuovo la polemica con il ricercatore Giampaolo Giuliani. La diatriba è nota, la mancata previsione del terremoto de L’Aquila. Al video realizzato e messo in rete dall’Ingv, Giuliani replica con una lunga lettera, stizzita nei toni e molto dura.
“Osservando ed ascoltando il video dell´Ingv”, scrive Giampaolo Giuliani, “ la prima sensazione a freddo è la stessa di un violento pugno allo stomaco. Un senso di pena verso l´anonimo realizzatore, che non ha il coraggio di firmare l´articolo. Non posso credere che il Presidente dell´Ingv si abbassi a tanta pochezza, visti gli ultimi eventi sismici che stanno interessando tutto il pianeta, come mai fino ad oggi osservato. Perdere tempo nel creare col metodo copia ed incolla pezzi di interviste così da infondere all´ignaro osservatore una falsa informazione su Giuliani e la sua ricerca. Proprio un bel modo di utilizzare i soldi del contribuente, che fanno il paio con quelli spesi dall´Ingv per una ricerca che dopo 15 anni non ha portato contributi alle conoscenze già accertate. Spendere tempo e denaro con il solo scopo di ribadire un concetto, falso e bugiardo, che il terremoto non può e non sarà prevedibile. Purtroppo, non è la prima volta che questa “cricca” di personaggi, costituita dalle più alte sfere dell´Ingv, dai possenti Accademici della Commissione Grandi Rischi e dallo stato maggiore della Protezione Civile Italiana, se la prende con il sottoscritto e si presti a tali pochezze, continuando di fatto a lasciare la popolazione italiana in una condizione di grave rischio e pericolo, su un territorio notoriamente a forte rischio sismico. Proprio il 31 marzo 2009, la Commissione Grandi Rischi, riunitasi al L´Aquila per rispondere alla richiesta del Sindaco Massimo Cialente, preoccupato per alcuni edifici scolastici considerati giustamente a rischio, dopo solo 35 minuti, valutata e considerata sotto controllo la situazione generale, dichiarò che non c´era nulla di cui doversi impensierire. Anzi, qualcuno che nella stessa sede si preoccupò di dire: «Se dovesse presentarsi quel Giuliani, fate che non superi neanche quella soglia.
Si vergogni, signor rappresentante della Commissione Grandi Rischi che oggi mi contesta di essere “io” la persona che ha sempre rifiutato il confronto. Si vergogni due volte sig. De Bernardinis: la prima, per avermi negato il confronto e la seconda, perché dopo avermi rifiutato come persona non gradita, ed essermi io correttamente ritirato, lei dinanzi alle domande incalzanti dei giornalisti, in evidente difficoltà, ebbe l´ardire di affermare che il sig. G. G. Giuliani non si era presentato a sottoporre i risultati della sua ricerca. Con il misero copia ed incolla di cui siete stati capaci avete, ad esempio, riportato frammenti sparsi di un´intervista del 13 marzo 2009 in cui io avrei dichiarato il territorio aquilano a forte rischio sismico, insieme ad altre informazioni che di fatto contraddicono l´affermazione principale. Tutto ciò grazie al risibile giochetto di estrapolare dal contesto generale frasi, accenni, parole, date, cifre che, montate da un esperto di video, producono un effetto che ovviamente distorce la verità e devia il senso dei contenuti. Quanta poca intelligenza mostrate di avere dal momento che tutti gli italiani ormai sanno che Giuliani prevede eventi sismici da SOLO con 6-24 ore di anticipo, e che non è stato certo Giuliani a dichiarare per primo la sismicità del territorio aquilano. E che dire di quel “qualcuno” (di cui conosciamo nome e cognome) che imbocca il Sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a rilasciare una falsa dichiarazione ai media, sul catastrofico terremoto di Sulmona, che si sarebbe dovuto verificare il 29 marzo 2009? Invece Giuliani aveva espressamente detto, in presenza di testimoni, al Sindaco Fabio Federico ed al sig. Rucci, che nell´occasione si spaccia per Assessore alla Protezione Civile, che dalle 15:30 alla mezza notte del 29 marzo 2009, non si sarebbe verificata a Sulmona neanche una scossa di assestamento. Abbiamo le testimonianze giurate dei presenti alle telefonate. Che figura fate tutti nei confronti di quei cittadini che con le proprie orecchie hanno ascoltato quanto riferito al Sindaco Federico?
E lei sig. Werner Marzocchi, pur essendo stato testimone di questi raggiri, non si è fatto scrupolo e non l´è parso vero di inviare alle riviste americane: Scienze e Nature, la falsa notizia, dichiarando Giuliani inattendibile in quanto con le sue ricerche aveva previsto che l´evento si sarebbe verificato a Sulmona e non a L´Aquila. Essersi lasciato convincere dal suo direttore ad una bassezza del genere nei confronti di un ricercatore che, a differenza di lei e dei suoi soci, porta avanti la ricerca con l´unico scopo di renderla disponibile al più presto per l´umanità. Non intendo entrare nel merito delle vostre scelte scientifiche, pur avendone tutti i diritti, visto che sono un contribuente, ciononostante mi permetto di ricordarvi che non avete nessun diritto di giudicare le mie, dal momento che le ignorate e vengono portate avanti con il contributo personale mio e della mia famiglia. Inoltre sulla questione delle pubblicazioni non ancora uscite, anche questa è una scelta del tutto personale e del mio gruppo di ricerca. Non sono cose che debbono riguardarvi nel modo più assoluto. Visto che tra l´altro, mostrate evidenti carenze sulla fisica del Radon e l´ambiente attraverso il quale si propaga. Un´ultima considerazione mi preme lasciare come segno del mio disgusto e riprovazione per quanto mi è stato riservato. La vera unica risposta ai vostri “filmini”, non può che essere un grido di dolore per questa città devastata ed abbandonata, per le macerie che stiamo raccogliendo a mani nude, per i ragazzi deceduti la cui anima reclama giustizia, per i sopravvissuti che con pudore e silenziosa dignità ricostruiscono la loro vita altrove. Basta, cari signori! Rispetto, rispetto per tutto ciò che con i vostri “mariuoli giochetti” avete calpestato. Rispetto per le nostre sacre macerie, per il nostro sangue e il nostro fango; rispetto, dignità ed onore come quando si perde una guerra. E adesso, basta signori. Tutto questo toglie tempo alle mie ricerche, proprio quelle ricerche che in questo momento appaiono produrre migliori risultati delle vostre”.