L’Aquila. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è all’Aquila per partecipare all’88/ma Adunata Nazionale degli Alpini. Il ministro ha sfilato insieme al comandante delle truppe alpine, generale Federico Bonato, ed è stata fatta accomodare nella tribuna d’onore, insieme alle autorità civili, militari e alcuni componenti dei vertici dell’Ana, Associazione nazionale alpini.
E’ cominciata quindi, fra gli applausi e l’emozione dei tanti aquilani presenti e delle autorità, la sfilata degli alpini in congedo e in armi, nella giornata conclusiva dell’88/a adunata. L’Aquila è in fermento dall’alba. Ad aprire la sfilata la fanfara della Brigata Alpina Taurinense, partita dalla caserma ‘Rossi’, seguita dal comandante di reggimento colonnello Massimo Iacobucci e due delle compagnie storiche del Battaglione Alpini L’Aquila, la 143 e la 108, le due Compagnie che si guadagnarono l’onore delle armi e scrissero pagine memorabili della storia militare italiana nella Campagna di Russia. Applausi scroscianti dalle migliaia di persone che già da un paio d’ore attendevano dietro le transenne predisposte per il pubblico.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti è giunta a L’Aquila per salutare gli alpini in occasione dell’88ma Adunata nazionale. Questo il suo messaggio che ha rivolto agli alpini:
Alpini d’Italia,
in occasione di questa 88ma Adunata Nazionale, desidero porgere a voi tutti, in servizio ed in congedo, il saluto caloroso del Governo, delle Forze Armate e mio personale.
Quest’anno avete scelto L’Aquila per celebrare questo importante evento: non è una scelta casuale. Nel 2009 L’Aquila è stata colpita da un terribile terremoto che ha provocato 309 vittime e distrutto il volto della città. Voi alpini eravate lì, con la vostra forza, la vostra generosità, la vostra umanità, per soccorrere e ricostruire, per rassicurare, per riportare la normalità dopo un evento così tragicamente eccezionale.
Il vostro è stato un impegno di solidarietà sul quale tutti gli italiani sanno di poter contare sempre. Così è stato nel 1966 in Vajont, in Friuli nel 1976, in Irpinia nell’80 e, più recentemente in Emilia e in Liguria, per fronteggiare l’emergenza maltempo. Ma anche all’estero, dall’Afghanistan al Centrafrica, siete stati e siete sempre in prima linea, assistendo milioni di persone e realizzando centinaia di progetti.
Dal 1991 siete presenti in questa terra d’Abruzzo con gli Alpini in armi del 9° Reggimento, ma in questa giornata di festa, la città cinge d’affetto tutte le penne nere d’Italia, per esprimervi riconoscenza per quanto avete fatto.
Desidero, per questo, ringraziare tutta la cittadinanza e l’Amministrazione comunale, per il grande impegno profuso nell’organizzare la vostra accoglienza. Desidero ringraziare, altresì l’Associazione Nazionale Alpini, il suo Presidente Sebastiano Favero, e tutti i soci, sia per l’impeccabile preparazione di questo evento sia per la vostra capacità, tutta alpina, di sapervi rendere sempre utili per gli italiani, soprattutto con il quotidiano impegno dei volontari della Protezione Civile dell’ANA.
Alpini d’Italia,
il vostro presente scaturisce da una gloriosa storia passata intessuta di pagine di altissimo valore: dalle cime del Col di Lana nel primo conflitto mondiale alle steppe russe nella seconda guerra mondiale, dalle montagne dei Balcani fino ai deserti dell’Afghanistan.
Desidero rivolgere un pensiero commosso a tutti gli Alpini caduti, di ieri e di oggi nell’adempimento del dovere: ad essi va la nostra deferente riconoscenza per aver dato la vita nel segno del giuramento prestato. Voi rappresentate un patrimonio unico per il Paese, che ci consente di guardare con fiducia alle sfide future.
Nell’esprimervi il ringraziamento delle Istituzioni ed il mio vivissimo apprezzamento per quanto avete dato e saprete ancora dare all’Italia, formulo a tutti gli intervenuti il mio più sincero augurio per il pieno successo di questa importante manifestazione.
Roberta Pinotti
L’adunata degli Alpini ha visto il proliferarsi di attività commerciali straordinarie in tutta la città di L’Aquila. Per questo motivo, come disposto dal sig. Prefetto Francesco Alecci, nella giornata di ieri si sono svolti numerosi controlli amministrativi finalizzati ad accertare che le attività non fossero svolte in maniera abusiva e che agli Alpini non fossero somministrate merci scadute o avariate.
Partendo da un elenco di obiettivi individuati dal Comando Polizia Municipale di L’Aquila, la Questura ha organizzato una specifica attività interforze, alla quale hanno partecipato: Polizia di Stato; Arma Carabinieri; N.A.S. dei Carabinieri di Pescara; N.A.F. del Corpo Forestale dello Stato; Polizia Municipale di L’Aquila; A.S.L. L’Aquila.
I risultati del servizio, durato tutto il giorno e che ha visto l’impiego di circa 30 uomini, sono i seguenti: 11 violazioni amministrative accertate per mancanza di requisiti igienico sanitari; 100 kg di carne sequestrata perché priva di tracciabilità e scongelata e ricongelata; 13 confezioni di dolci sequestrate perché prive di tracciabilità; 8.000 euro di sanzioni già elevate; ulteriori sanzioni potranno essere elevate al termine di ulteriori accertamenti.
“Ha ragione il sindaco Cialente, questa e’ la prima gioia collettiva per L’Aquila proprio perché questo evento di straordinario valore coincide con il decollo della ricostruzione della città”. Lo ha sottolineato il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, l’abruzzese Giovanni Legnini, partecipando all’88esima adunata nazionale degli alpini in corso nel capoluogo abruzzese. ”E’ una manifestazione importantissima, molto bella e ben organizzata: gli alpini italiani testimoniano il totale attaccamento per l’Italia e l’Abruzzo”, ha aggiunto Legnini. “Gli alpini hanno potuto osservare anche il lavoro importante che si sta facendo per la ricostruzione, un lavoro duro che prosegue da tempo e che comincia a dare frutti. Essere qui oggi all’Aquila, con lo spettacolo delle molte gru nel centro storico e gli alpini che hanno invaso la città, costituisce un evento bellissimo per L’Aquila”, ha concluso Legnini.
“Complimenti all’Aquila per l’ottima organizzazione, onore e merito per l’efficienza. Spero che l’Adunata rappresenti il rinascimento che merita”. Lo ha detto all’Aquila, in occasione dell’88 esima Adunata nazionale degli alpini il governatore del Veneto, Luca Zaia, tra le personalità presenti all’evento. Sono venuto all’Aquila dopo il terremoto – ha aggiunto Zaia – e abbiamo sostenuto il territorio colpito dal tragico sisma. La mia regione è attenta e interviene subito quando ci sono territori e popolazioni in difficoltà. Una persona su cinque fa volontariato”.
Dieci ore è durata la grande sfilata degli alpini a L’Aquila. Lungo tutti i 2 km e mezzo del percorso gli aquilani hanno risposto con tanti applausi e grande affetto verso le penne nere, in particolare per i volontari della Protezione Civile Ana che ha portato uno striscione con la scritta: “6 aprile 2009 – maggio 2015, siamo ancora tutti qui…”. Erano giunti in più di 8mila nei mesi successivi al terremoto e sono tornati per portare alla popolazione l’affetto e il calore tipico degli alpini. Con loro le penne nere giunte a L’Aquila da tutt’Italia e dai cinque continenti in cui sono presenti le Sezioni Ana. E i cittadini di L’Aquila li hanno accolti con tanti “Viva gli alpini!” e tanti “Grazie!” e le penne nere hanno ricambiato alzando a gran voce “Viva L’Aquila!”.
La sfilata è stata aperta dagli alpini in armi del 9° reggimento e dagli ufficiali delle Truppe Alpine. Quindi sono stati resi gli onori al Labaro dell’Ana che si fregia di 216 medaglie d’oro. I più applauditi sono stati i reduci che hanno sfilato sui mezzi d’epoca.
Dal palco delle autorità hanno applaudito gli alpini il presidente dell’Ana Sebastiano Favero, il sindaco Massimo Cialente, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Claudio Graziano e dell’Esercito, gen. Danilo Errico e il comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato.
Il fiume di penne nere ha continuato a scorrere fino a tarda sera quando un applauso più fragoroso è stato tributato agli alpini abruzzesi che hanno portato in sfilata uno striscione di 99 metri, a simboleggiare le 99 chiese della città. Sopra di esso la scritta “Jemm’nanz” (andiamo avanti), un auspicio per ricostruire la città e ricreare il calore di una comunità, ferita ma non doma.