Le ricerche, che per tutta la giornata hanno visti impegnati vigili del fuoco, finanzieri, polizia di Stato e carabinieri, anche con l’ausilio di un elicottero del soccorso alpino, non hanno sortito effetti, anche se qualche elemento è emerso. La polizia, infatti, ha rilevato che il telefono cellulare del disperso (del quale non si hanno notizie dal pomeriggio di lunedì, anche se l’allarme sulla sua scomparsa è stato dato dopo 24 ore), è stato “agganciato” da un ripetitore per la telefonia mobile che interessa proprio la zona che è stata setacciata dai soccorritori. Ovviamente, con il passare delle ore si sono affievolite le possibilità di trovare ancora in vita Giovanni Ferrante (qualora fosse ancora in montagna), viste anche le bassissime temperature che vengono registrate in questi giorni, sopratutto durante le ore notturne. In ogni caso, le ricerche riprenderanno domani mattina.