Chieti. L’Università degli Studi “G. d’Annunzio”ha presentato alla stampa il suo Piano Strategico 2019-2023. Il suo obiettivoè rendere l’offerta formativa più innovativa e professionalizzante, rafforzare il sistema di presa in carico dello studente, potenziare la qualità della ricerca, promuovere la presenza della d’Annunzio nel contesto internazionale eincrementare le azioni relative alla sostenibilità.
Illustrando il Piano Strategico quinquennale, il Rettore Sergio Caputi ha tracciato le linee programmatiche dell’Ateneo evocandone gli indirizzi di sviluppo futuro. Il documento, frutto di un lavoro sinergico con i Delegati d’Ateneo e i Direttori di Dipartimento, individua le principali sfere di interesse e di intervento nelle aree della didattica, della ricerca, della terza missione, dell’internazionalizzazione e della promozione del capitale umano, oltre che nell’implementazione di processi di connessione con il territorio e di ascolto degli stakeholders esterni.
Sul piano della didattica, si punta alla riqualificazione e all’ampliamento dell’offerta formativa attraverso l’adozione di progetti finalizzati alla valorizzazione della interdisciplinarietà e di metodologie didattiche innovative, oltreché all’adeguamento dei percorsi esistenti, al fine di renderli più professionalizzanti e favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani laureati. Verrà potenziato il sistema di presa in carico dello studente, attraverso l’allestimento di progetti di inclusione, tutorato e monitoraggio delle carriere. Tra pochi mesi sarà attivo un sistema di monitoraggio molto avanzato, in uso solo in pochi Atenei d’Italia, che consentirà il controllo della carriera dei singoli studenti della “d’Annunzio”, della assistenza loro dedicata e anche del tutoraggio mirato alle singole necessità.
Nel campo della ricercal’obiettivo della “d’Annunzio” è di rafforzarne la cultura e le attitudini, sostenendo le aree disciplinari di eccellenza nel mantenere i livelli raggiunti ed incoraggiando quelle più deboli ad intraprendere un percorso che le porti a generare prodotti ben valutati e, di conseguenza, a contribuire positivamente all’aumento dei finanziamenti. L’Ateneo intende, inoltre, promuovere fortemente i processi di internazionalizzazione attraverso l’attuazione di politiche di integrazione e cooperazione con atenei, enti di ricerca e organismi di alta qualificazione operanti all’estero, nonché incentivare la formazione dei giovani ricercatori e stimolarne la partecipazione a bandi competitivi. Più concretamente la “d’Annunzio” ha deciso di stanziare 1 milione di euro l’anno mediante bandi interni competitivi per il sostegno ai propri ricercatori, fondi che si aggiungono a quelli normalmente destinati alla ricerca.
Grazie ai recenti processi di internazionalizzazione attivati, l’Ud’Asi sta aprendo sempre più all’orizzonte globale concorrendo alla costruzione dello “spazio europeo ed internazionale della ricerca e della formazione”. Lo fa con la costruzione di network internazionali finalizzati alla introduzione di corsi di laurea con titolo congiunto/doppio/multiplo o mobilità strutturata e con la partecipazione a reti internazionali strutturate. Tali azioni daranno luogo all’aumento degli studenti incoming/outgoinge dei visitingprofessors che troveranno supportonelle infrastrutture dedicate all’internazionalizzazione, come il “Welcome Office”.
La visione strategica della “d’Annunzio” riguardo la Terza Missione di Ateneo prende le mosse dalla convinzione che il successo dell’attività di ricerca accademica si basi essenzialmente sulla tutela dei suoi esiti; sullo sviluppo dell’innovazione e dell’imprenditorialità; sul potenziamento delle iniziative di partecipazione dell’Ateneo per lo sviluppo dei rapporti con gli stakeholders e la spendibilità della ricerca scientifica nel contesto produttivo e sul consolidamento e sviluppo delle attività di Public Engagement.
La “d’Annunzio”attribuisce al Personale tecnico-amministrativo e al Personaledocente un valore strategico per il raggiungimento degli obiettivi descritti. Si impegna pertanto a garantire formazione continua, opportunità di avanzamento di carriera e ponderazioni equilibrate nel riparto delle risorse in favore delle singole componenti, nella continua tensione a migliorare la performance dell’Ateneo a livello nazionale e internazionale.
<Gli orizzonti strategici e le linee di intervento illustrate – ha detto il Rettore, Sergio Caputi – coniugati al respiro internazionale, definiscono gli auspici di un progetto virtuoso, innervato di ambizioni e di realismo, formulato nella direzione di corrispondere alle più elevate aspettative degli studenti e delle loro famiglie, nell’interesse preminente del Territorio e del Paese. Questo grande progetto strategico lo si realizzerà lavorando in sinergia con la comunità scientifica nazionale e internazionale e in collaborazione con i più sensibili interlocutori del mondo istituzionale e produttivo>.