Vasto. Il T.A.R. di Roma ha accolto il ricorso promosso dal Comune di Vasto, difeso nell’occasione dall’Avvocato Nicolino Zaccaria della civica Avvocatura, annullando l’art. 3, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2017, limitatamente alla disposizione che aveva ridotto il contributo dovuto all’ente per il concorso alle spese di funzionamento degli Uffici Giudiziari sostenute sino al 31 agosto 2015.
Mediante tale decreto il Presidente del Consiglio dei Ministri aveva, di fatto, quasi azzerato il contributo statale dovuto, determinandolo in Euro 252.638,07 da corrispondere in trenta rate annuali, a fronte di spese sostenute dal Comune di Vasto ammontanti, limitatamente alle annualità 2010-2015, ad oltre un milione di Euro.
Il T.A.R. di Roma ha riconosciuto non solo l’incompetenza del Presidente del Consiglio dei Ministri ad emanare l’impugnato decreto, ma ha anche rilevato che detto decreto ha violato la finalità perseguita dal fondo previsto dalla legge di bilancio del 2017, volto a finanziare di interventi a favore degli enti territoriali e a determinarne gli importi, avendo inoltre quantificato gli importi da
assegnare agli enti locali beneficiari in maniera del tutto avulsa rispetto al raffronto con le spese
riferibili ai singoli comuni.
“Mi auguro che il Ministero di Giustizia – ha dichiarato il sindaco di Vasto, Francesco Menna – prenda a cuore questa vicenda e liquidi le spese reali sostenute dal Comune. Invito in tal senso anche i rappresentanti del territorio affinché si relazionino con gli uffici ministeriali”.