Da gennaio, una serie di atti vili hanno sconvolto la comunità di Chieti, in particolar modo chi è credente perché a essere colpita è la statua della Madonna delle Piane che è stata imbrattata più volte con scritte sataniche. Preso il responsabile.
La statua della Madonna delle Piane che si trova lungo il viale Benedetto Croce a Chieti è stata oggetto di imbrattamenti nel corso delle ultime settimane, gesto già di per sé estremo ma che ha destato qualche preoccupazione in più per la natura di alcuni di questi deturpamenti.
Infatti, sulla statua della Madonna sono state ritrovate più volte scritte sataniche che hanno scatenato l’indignazione dell’intera comunità. La denuncia è partita la prima volta dalla farmacia Brunori che si trova proprio nei pressi della statua. La Madonnina non è stata l’unico bersaglio del “writer maledetto”, anche le chiese di Chieti scalo hanno subito le conseguenze della sua “arte” satanica.
Preso l’autore delle scritte sataniche sulla Madonnina
Prima le facciate di tre chiese di Chieti scalo e poi la Madonnina delle Piane in viale Benedetto Croce, non c’è pace per luoghi e simboli religiosi presenti sul territorio teatino bersagliati da scritte dal significato blasfemo. La notizia del giorno è che il responsabile di questi atti è sempre lo stesso ed è stato preso.
L’autore delle scritte sataniche apparse sulla Madonnina delle Piane è un ragazzo residente a Chieti di 26 anni che con la sua bomboletta spray ha preso di mira più volte la statua sacra dal mese di gennaio. prima di gennaio, mai era accaduto che quella statua venisse deturpata in alcun modo.
Il colpevole potrebbe aver fatto tutto per noia, gioco o per scherno nei confronti di un credo in cui non ha fede, non sono emersi infatti elementi che possano far pensare a una sua affiliazione a una setta satanica. Il ragazzo di 26 anni è stato incastrato dalle telecamere di sicurezza installate dopo l’ennesimo scempio fatto sulla statua. Ora l’area è videosorvegliata, cosa che l’autore delle scritte probabilmente non sapeva.
Per il suo gesto, il ragazzo si è beccato da parte dei carabinieri una denuncia con l’accusa di imbrattamento e offese a una confessione religiosa con vilipendio o danneggiamento di cose. Gli atti vandalici sono sempre e comunque esecrabili perché sporcano il patrimonio pubblico, ma lo sono ancor di più se vanno a toccare simboli in cui milioni di persone riversano la loro fede.