In seguito alla morte di Roberto Caporale, l’operaio della Proma spa, la Uilm Abruzzo chiede un’ora di assemblea sulla sicurezza in tutte le fabbriche.
Il 2024 è iniziato, portando con sé tutto ciò che i buoni propositi auspicavano di relegare all’anno ormai passato. Una tragedia che ha colpito l’Abruzzo e che riguarda uno dei fattori su cui, in Italia, vi è meno corrispondenza tra norme promulgate e azioni pratiche: le morti sul lavoro. Le cosiddette morti bianche sono una piaga che affligge tutta Italia.
A scuotere gli animi in Abruzzo, è stata la morte, nella mattinata di lunedì 15 gennaio, di Roberto Caporale, un operaio di 47 anni che lavorava per la Proma spa, nota azienda del settore metalmeccanico della Val di Sangro, in territorio di Atessa. L’uomo è stato colpito violentemente da un tubo metallico espulso con forza da una pressa. A nulla è servito l’intervento del 118, le lesioni erano ormai troppo gravi.
Cosa propone la Uilm
Sulla vicenda, com’era logico aspettarsi, sono state spese tante parole da varie personalità del mondo politico e sindacale. Le sigle sindacali Fiom Cgil e Fiom Cisl, hanno indetto uno sciopero di due ore per la giornata seguente alla tragedia, dichiarando:“Le condizioni di lavoro in molte aziende sono troppe volte trascurate, con scarsa considerazione per l’importanza della prevenzione”.
A tornare sull’argomento è Nicola Manzi, coordinatore generale di Uilm Abruzzo:“Nel 2022, fonte Inail, ci sono state 23 morti sul lavoro; nel 2023 sono drammaticamente salite a 30. Non è più possibile restare inermi di fronte a questi dati e le parole, seppure di cordoglio, di vicinanza e di solidarietà alle famiglie colpite da queste tragedie, non bastano più”.
Per questo motivo, Manzi si è fatto portavoce di una volontà, volta alla sensibilizzazione sul tema:”facciamo appello a tutte le rsu e rls delle fabbriche d’Abruzzo per indire un’ora di assemblea specifica, al fine di richiamare all’attenzione dei lavoratori il problema della sicurezza sul lavoro e ribadire che la priorità deve restare sempre e per tutti la salute e la sicurezza dei lavoratori”.
Manzi ha inoltre speso delle parole per spiegare la discrepanza tra le norme e le azioni pratiche:”Il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro è uno dei più efficaci e all’avanguardia del mondo e recepisce numerose direttive europee, il problema è la sua applicazione e diffusione nelle fabbriche […] I lavoratori devono essere messi costantemente al corrente delle norme pratiche da applicare in fabbrica relative alla loro salute e sicurezza”.