La vicenda giudiziaria trae origine da un’attività investigativa delle fiamme gialle frentane riguardanti il fallimento di due società operanti nei settori del commercio alimentare e delle costruzioni edili, amministrate, all’epoca dei fatti, da N.P., di anni 48 residente a Perano, condannato in via definitiva dalla Corte d’Appello de L’Aquila alla pena di 5 anni e 8 mesi di reclusione, in violazione all’art. 216 del R.D. 267/1942.
L’esame della documentazione amministrativo-contabile acquisita presso le due società dichiarate fallite aveva permesso di acclarare il comportamento fraudolento tenuto dal condannato, il quale aveva distratto oltre 620.000 euro tra beni strumentali e somme di denaro, sottraendoli alla pretesa di creditori ed Erario.
Le prove granitiche raccolte e messe a disposizione dell’Autorità giudiziaria hanno garantito il buon esito dei processi penali in due gradi di giudizio e la definitiva condanna del bancarottiere.