Ad oggi 51 sono gli esercenti che hanno aderito e sono 17.243 i pasti salvati
Chieti. Sinergia, ma anche operatività a vantaggio della città, per sensibilizzare soprattutto le generazioni più giovani, quella fra Comune di Chieti e l’app anti spreco numero 1 in Italia, Too Good To Go. Stamane al Barbella la conferenza con cui di fatto l’intesa decolla, un vero e proprio patto che coinvolgerà anche gli esercenti commerciali presenti nel territorio, le scuole e tutti gli altri soggetti, fra associazioni di categoria e agricole, che saranno chiamati a condividere workshop e attività di sensibilizzazione con l’obiettivo di raggiungere anche a Chieti una riduzione significativa dello spreco alimentare nell’arco del biennio 2022-2024, secondo anche le linee dell’Amministrazione. Ne hanno parlato il sindaco Diego Ferrara, l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica, Chiara Zappalorto e l’assessore al Commercio Manuel Pantalone, per TooGoodToGo Tommaso Bertolini, responsabile commerciale per l’Abruzzo e area centrale
“Sono lieto di realizzare da sin daco una proposta che ho iniziato a trattare da consigliere – così il sindaco Diego Ferrara – Intorno al 2015 proposi l’adesione di Chieti alla rete delle città sane, che hanno come obiettivo, anche amministrativo, la salute dei cittadini. Ad oggi l’unica città che aderisce a questa rete in Abruzzo è Silvi, ma quella richiesta che naufragò perché non considerata né utile, né foriera di convenienza per il Comune di allora. L’attenzione a questo problema va avanti da diversi anni e sarò felicissimo di aderire ora, arricchendo il programma di azione contro lo spreco del cibo. Gettare tonnellate di derrate ogni giorno è uno sfregio non solo per chi è endemicamente povero in mondi lontani, ma anche per chi vive difficoltà alle nostre latitudini, dove ci sono nuove povertà che dobbiamo affrontare”.
“Abbiamo stretto questo patto con l’app anti spreco più famosa e usata a livello internazionale, perché vogliamo varare una vera e propria Politica del Cibo attraverso un Piano e un organismo operativo, una sorta di Comitato cittadino del cibo composto da tutti i soggetti interessati – sottolinea l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica, Chiara Zappalorto – Bisogna dare una risposta concreta e contestualizzata alla realtà che vive la nostra città e che con l’app riusciamo a inquadrare ancora meglio, perché già molti esercenti hanno aderito e potremo coinvolgerli nelle altre tappe da varcare su questo fronte. Lo faremo promuovendo la sostenibilità di filiera a sostegno dell’agricoltura biologica e dell’agroecologia, ma anche promuovere le diverse tipologie di filiera corta e potenziando la presenza degli agricoltori diretti all’interno dei mercati rionali. Non solo, grazie alla delibera approvata in luglio, che porterà alla costituzione di un vero e proprio osservatorio e comitato promotore di iniziative, faremo attività volte sia alla tutela e promozione della filiera corta, sia contro lo spreco alimentare in tutte le sue forme. Non lo faremo da soli, un cammino è iniziato e vedrà coinvolti tutti i soggetti di competenza e che vorranno mettersi a disposizione, in primis le scuole e le associazioni agricole e del comparto enogastronomico con le quali dialogheremo, ma tutta l’economia cittadina può e deve essere interprete di questo cambiamento, per coniugare la finalità ambientale a quella sociale”.
“Il singolo può fare poco, il gruppo può fare tanto per questo abbiamo condiviso con le associazioni e i gruppi questi modelli – aggiunge l’assessore Manuel Pantalone – bisogna rafforzare nella cittadinanza i valori e questa cultura. Saremo i primi clienti di questo circuito che contempera la lotta agli sprechi, ma ne saremo anche promotori: come assessorato al Commercio sosterremo la linea di azione, dandole sfogo attraverso la filiera collegata, quindi le associazioni di categoria, le attività che supportano l’agricoltura nel commercio dei prodotti, questo anche al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile al cambiamento. Per Chieti l’arrivo dell’app e i primi risultati sono un grande slancio, voglio fare un appello a tutto il settore cittadino perché allarghi la piattaforma delle adesioni, entrando in questo circuito salva cibo, diverranno promotori, con noi di un nuovo e irrinunciabile modello di vita e di produzione”.
“I numeri mondiali dello spreco alimentare hanno alimentato la nascita e l’attività dell’app TooGoodToGo, perché lo spreco è anche un costo ambientale – spiega Tommaso Bertolini, responsabile commerciale per l’Abruzzo – La lotta allo spreco ha sempre più rilevanza a livello nazionale e internazionale e Chieti ci sta dando una risposta importante: sono 51 gli store attivi, 17.243 i pasti salvati, 20.043 gli utenti. E questi dati hanno già consentito di salvare 43.0107,5 kg di CO2, che equivalgono a 126 viaggi di andata e ritorno Roma/Londra in aereo, perché il cibo non consumato è un costo ambientale. Noi faremo la nostra parte con il Comune per sensibilizzare contro lo spreco e per coinvolgere più cittadini e commercianti possibili, un passaparola importante perché lo spreco più grande è quello che produciamo in casa. L’azione dell’app ambisce ad eliminarlo, arrivando al più gran numero di persone. Il format che funziona, la crescita è stata esponenziale: siamo partiti da un’idea di 5 ragazzi piaciuta a 6 paesi, a una app internazionale che opera oggi in 17 e che, solo in Italia, in meno di quattro anni ha raggiunto la cifra di 10 milioni di cibi salvati”.
Too Good To Go. Nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare, l’applicazione Too Good To Go è presente in 15 Paesi d’Europa, negli Stati Uniti e in Canada, contando ad oggi oltre 64 milioni di utenti. Nel 2021, secondo il Report App Annie, Too Good To Go è stata l’app più scaricata in Italia nel settore Food & Drink.
Too Good To Go permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto “troppo buono per essere buttato” grazie alle Magic Box, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Gli utenti della app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.
In Italia Too Good To Go è stata lanciata in oltre 600 comuni, conta più di 6 milioni e mezzo di utenti e ha permesso di salvare 9.6 milioni di pasti, evitando così di vanificare l’emissione di oltre 24.000 tonnellate di CO2e impiegate per la produzione degli alimenti.
L’app di Too Good To Go è disponibile su App Store e Google Play.
Per maggiori informazioni: www.toogoodtogo.it