Domande raddoppiate: risarcimento per danno biologico ai lavoratori in netta ascesa. La raccomandazione dei patronati

Quasi quattrocentomila euro di risarcimento complessivo per danno biologico ottenuto da decine di lavoratori di Chieti che si sono rivolti al patronato Inca CGIL. Le domande per ottenere il risarcimento sono raddoppiate nel 2023 rispetto all’anno precedente.

Far valere i propri diritti, a maggior ragione se anni di lavoro hanno compromesso in qualche modo la propria salute. Il danno biologico è un indennizzo che l’INAIL riconosce in caso di infortuni e malattie professionali, ovvero contratte a causa di particolari condizioni in ambiente lavorativo; i patronati sono in prima linea per permettere ai lavoratori di ottenere ciò che gli spetta.

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I patronati quindi raccomandano a chiunque pensi di avere diritto all’indennizzo di rivolgersi a loro per fare domanda. Le domande per ottenere il risarcimento per danno biologico sono raddoppiate nel 2023 rispetto all’anno precedente, 438 rispetto a 177 con incremento del 147,46%. A Chieti molti lavoratori hanno ottenuto il risarcimento grazie al lavoro del patronato Inca CGIL.

Risarcimento danno biologico: a Chieti la cifra è altissima

In tutta la provincia di Chieti, decine e decine di lavoratori sono riusciti a ottenere nel 2023 il risarcimento per danno biologico, grazie all’impegno del patronato Inca CGIL di Chieti. La cifra complessiva ricevuta dai lavoratori che hanno fatto richiesta è di 388.050,93 euro.

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Il patronato Inca CGIL di Chieti si conferma come uno dei principiali attori della tutela individuale per le lavoratrici e i lavoratori“, come afferma il direttore Giuseppe Visco, offrendo attività di consulenza, redazione di certificati telematici e di relazioni medico-legali per i ricorsi in merito a pensione invalidità civile e cieco civile, indennità di accompagnamento, pensione ordinaria di inabilità e assegno ordinario di invalidità.

Il direttore Visco continua: “Ancora troppe persone ignorano la possibilità di vedersi risarciti, da parte degli Enti preposti, i danni alla salute che potrebbero derivare dalle condizioni di lavoro. Per questo motivo invitiamo chiunque ritenga poter aver diritto a questo tipo di tutela a rivolgersi al nostro patronato“.

Solo nel 2022, gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004 con un incremento delle denunce di infortunio “tradizionale” di oltre il 13% rispetto al 2021. Non solo, oltre al danno biologico, il lavoratore può chiedere il risarcimento per danni derivanti da responsabilità, cioè quando avvengono a causa di fatti illeciti. Il patronato Inca CGIL di Chieti aiuta i lavoratori anche in questi casi.

Altra attività che abbiamo avviato nel 2024 è quello del risarcimento da danni derivanti da responsabilità. In questo caso l’assistenza sarà garantita da professionisti qualificati sia del settore medico che di quello legale“, termina il direttore Visco.

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