Dagli interrogatori dei testimoni durante le indagini della Procura di Genova sul crollo di Morandi, infatti, è emerso che i nuovi indagati avrebbero modificato, “edulcorandole”, le relazioni sullo stato di 5 viadotti controllati.
Gli attraversamenti stradali nel mirino degli inquirenti, oltre al Pecetti e al Sei Luci di Genova, sono il viadotto Gargassa a Rossiglione, il Paolillo sulla Napoli-Canosa e, appunto, il Moro ricompreso nel territorio di Ortona, sulla autostrada A14.
Secondo l’accusa, le certificazioni rilasciate sullo stato dei viadotti non erano corrispondenti al vero stato dei viadotti.