In diretta Youtube l’evento di lancio del progetto dell’istituto comprensivo Croce di Paglieta
Chieti. ‘Connessi e consapevoli- i giovani in rete’, è il titolo del webinar organizzato nell’ambito del progetto ‘Lo studente al centro’ dell’istituto comprensivo ‘Croce’ di Paglieta in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia. Il webinar, che si è rivolto ad alunni, docenti e famiglie, è stato organizzato con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sui rischi e le opportunità della rete. Diversi gli esperti che stamattina sono intervenuti alla diretta, organizzata in collaborazione con l’agenzia Dire, per rispondere alle domande dei ragazzi.
“L’idea è quella di supportare la crescita dei nostri cittadini digitali. A questo obiettivo contribuiranno tutti i docenti perché la sicurezza in rete non può che essere un tema trasversale alle materie” ha esordito la preside Lara Di Luigi presentando il progetto.
Così anche la docente referente per il bullismo e cyberbullismo Lucia Paolucci: “Questo evento sia l’occasione per approfondire la nuova identità digitale dei nostri alunni. Internet e dispositivi tecnologici rappresentano un nuovo modo di comunicare, consentono di fare ricerche ma anche vivere scambi e provare emozioni. Siamo di fronte a realtà complessa, apparentemente priva di regole ma anche potenzialmente dannosa. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Pensiamo prima di agire- ha concluso rivolgendosi a ragazzi e famiglie- lavoriamo insieme”. “Io sono stata vittima di bullismo sui social- racconta Ioana, studentessa dell’istituto- era stato creato un profilo a mio nome in cui venivo insultata. Quando l’ho scoperto ho parlato subito con mia madre. È tutto finito ma io ho ancora difficoltà a relazionarmi con gli altri” confessa la giovane.
“Bene hai fatto a rivolgerti a tua madre” l’ha rinforzata Valentina Bianchi, psicoterapeuta dell’età evolutiva dell’IdO. Se internet può essere luogo di insidie, prosegue Bianchi che segue gli sportelli di ascolto online dell’IdO, “ciò che conta è lavorare coi ragazzi sull’empatia e sulla condivisione di informazioni per renderli consapevoli delle conseguenze, psicologiche e legali, di un atto di bullismo. Agli adulti invece voglio dire: non demonizziamo strumenti digitali, impariamo a conoscerli e ad essere presenti nei luoghi dei nostri ragazzi per comprenderli. A distanza di un anno dall’inizio della pandemia iniziamo a vedere malessere, anche estremo, nei ragazzi”, quindi, solo “l’equilibrio” tra vita online e vita offline può garantire il benessere.
In sintonia con Bianchi anche Mauro Cristoforetti, rappresentante del Safer Internet Center Italia, consorzio per la sicurezza coordinato dal ministero dell’Istruzione: “Viviamo in un mondo onlife, perciò abbiamo delle responsabilità nell’uso delle tecnologie- dice rivolgendosi ai ragazzi collegati- Ogni volta che entriamo in un ambiente digitale, prima di condividere, possiamo provare a immaginare le conseguenze delle nostri azioni. Forse a volte abbiamo la tentazione di diventare popolari pubblicando un post, invece fermiamoci a pensare. Nel fare questo passaggio diventiamo cittadini digitali”.
Tra gli esperti intervenuti anche Gianluca Pomante, avvocato esperto di sicurezza in rete, che ha riflettuto sulle conseguenze, anche legali, di un uso incauto delle nuove tecnologie, e il professor Gaetano di Sabato, che ha presentato il progetto ‘Uniamo le voci contro il bullismo e il cyberbullismo’ realizzato dal liceo scientifico ‘Kennedy’ di Roma.
“Impegnamoci tutti- ha detto il docente– a costruire ambienti che facciano sentire accolti gli studenti e ad accompagnarli, con l’ascolto e la comprensione, ad esprimere la parte migliore di loro stessi”.