E’ fondamentale che nel comparto olivicolo vengano intensificati i controlli e ci sia omogeneità durante le operazioni di verifica rispettando i parametri fissati a livello internazionale, ad esempio in riferimento al livello di acidità dell’olio extra vergine d’oliva. Incrementare il numero di ispezioni è quanto mai necessario soprattutto dopo una stagione drammatica come quella passata con la peggiore produzione, in termini quantitativi, degli ultimi 25 anni con sole 175mila tonnellate, a causa delle gelate e della Xylella.
Nei giorni scorsi Unaprol aveva evidenziato, numeri alla mano, il livello di esportazioni record dagli altri Paesi, a partire dall’Africa, e sottolineato il rischio dell’arrivo in Italia di produzioni di qualità molto bassa svendute a prezzi insostenibili”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano.