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Cronaca Chieti

Chieti, minorenne si sente male all’improvviso: i medici scoprono la verità

Oramai è un problema dilagante tra i giovanissimi in tutta Italia, si comincia a bere molto presto e l’abuso arriva a provocare diversi problemi fino a sfiorare il dramma, come accaduto lo scorso weekend nella cittadina abruzzese

Non bastano più le campagne di sensibilizzazione, sia pubblicitarie che nelle scuole, sembrano non bastare neanche più i controlli a tappeto che le forze dell’ordine effettuano soprattutto nei fine settimana nelle vie della movida e delle bevute di ogni città e a quanto pare non è servita neanche l’introduzione del nuovo Codice della strada fortemente voluto dal Ministro Salvini, perchè sempre più giovani e giovanissimi abusano dell’alcol bevendo fino addirittura a perdere i sensi.

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L’ultima indagine lascia davvero scioccati. Quasi sette adolescenti su 10, il 69%, hanno fatto uso di alcol durante il 2024. Le intossicazioni e il cosiddetto “binge drinking”, ovvero il consumo di cinque o più bevande alcoliche consecutivamente, riguardano rispettivamente il 13% e il 25% dei ragazzini al di sotto dei 18 anni. Questa la fotografia uscita da un’indagine conoscitiva della Commissione per l’infanzia e l’adolescenza, che sottolinea come il problema dell’abuso di alcol oramai sia addirittura più drammatico tra i giovanissimi che tra i giovani appena maggiorenni.

Un problema enorme tra i giovanissimi

Un vero e proprio problema sociale. Nove ragazzi su 10 bevono in discoteca o nei pub durante il week end e molti proprio alla ricerca di uno sballo a basso costo. Un’esperienza che coinvolge quasi sette giovani su dieci di cui poi il 34% sono ragazze, con un allarmante picco per i minorenni.

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Segno del cambiamento dei tempi e ancora una volta non certo in bene. Infatti il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze che bevono sino a ubriacarsi ha meno di 18 anni, un numero ben superiore rispetto ai 19-24enni che si ubriacano e dei meno giovani, quelli oltre i 25 anni di età, tra cui si registra la più elevata percentuale di sobri quasi a dimostrare che con l’età si mette giudizio. Questo l’impietoso risultato emerso dall’ultimo studio effettuato da una commissione ad hoc che per chi vive questa realtà quotidianamente, tra genitori coinvolti, forze dell’ordine, assistenti sociali, medici e paramedici, non rappresenta certo una novità.

In coma etilico e poi l’incidente

A nulla sono valsi fino ad oggi appelli, slogan, campagne di sensibilizzazione varie, questo è lo sballo del momento tra i giovani e giovanissimi, nelle grandi città ma anche nelle piccole realtà di provincia. L’ultimo triste esempio arriva da Bucchianico, un piccolo centro in provincia di Chieti, dove nella notte tra sabato e domenica scorsa, nella centralissima via Roma, un ragazzino di 16 anni è entrato in coma etilico dopo aver bevuto più bicchieri di alcol di quanti anni segna la sua carta d’identità. Il giovane è svenuto davanti a tanti coetanei e nel cadere ha sbattuto violentemente la testa, ferendosi.

In coma etilico e poi l’incidente – Abruzzocityrumors.it

Immediatamente soccorso il giovanissimo è stato prima visitato sul posto dai paramedici poi trasportato d’urgenza all’ospedale civile di Pescara dove comunque è, per fortuna, fuori pericolo, ma è comunque stato ricoverato in osservazione. Un episodio che, oltre a gettare nell’angoscia più triste i genitori del giovanissimo, ripropone un problema forse fin troppo sottovalutato dell’abuso di alcol tra i giovani, soprattutto minorenni, considerando che la legge italiana vieta assolutamente di vendere alcolici a chi non è maggiorenne.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.