Chieti. Dall’inizio dell’anno sono stati disposti, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti, in tutta la giurisdizione, dei servizi straordinari di controllo volti al contrasto dei cosiddetti reati predatori che rappresenta una priorità assoluta nelle attività svolte dall’Arma sul territorio.
Grazie alla capillare presenza dei Carabinieri in tutta la giurisdizione è’ stato possibile rintracciare e trarre in arresto il rumeno che, lo scorso 30 Gennaio, era riuscito a fuggire dopo che i Carabinieri di Casoli lo avevano sorpreso, insieme ad un connazionale, mentre rubava materiale ferroso ed infissi in alluminio all’interno di un opificio. Ieri pomeriggio gli uomini dell’Arma lo hanno rintracciato a Lanciano, nell’abitazione di alcuni connazionali, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura. A lui è stato notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria locale con l’accusa di concorso in tentato furto aggravato. Già lo scorso 30 Gennaio i militari di Casoli avevano arrestato, in flagranza di reato, il suo complice, bloccato a seguito del tempestivo intervento di una pattuglia di Carabinieri impegnati nel servizio di controllo del territorio. Ieri sera sono scattate le manette anche ai polsi del 28enne, con precedenti specifici e con due condanne da scontare sulle spalle, che dopo il furto aveva lasciato la sua abitazione di Francavilla al Mare per rifugiarsi da alcuni amici a Lanciano. I controlli straordinari del territorio disposti in tutta la provincia di Chieti hanno permesso di denunciare, la scorsa notte, anche due ladri di carburante fermati, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ortona, dopo che avevano rubato 30 litri di gasolio prelevandoli dal serbatoio di un autobus della linea “Sangruitana”, fermo nel parcheggio di San Vito Chietino. Una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Sambuceto è riuscita, invece, a bloccare e denunciare in stato di libertà un polacco di 27 anni che, ieri pomeriggio, utilizzando una borsa foderata con della carta di alluminio per alimenti, è riuscito ad eludere i controlli delle barriere antitaccheggio del negozio di elettronica “Saturn”, ubicato a San Giovanni Teatino, e a fuggire con della merce del valore di 200 euro circa.
Un rumeno di 38 anni abitante a Sant’Eusanio del Sangro è stato arrestato, dai Carabinieri della Stazione di Castel Frentano, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Lanciano a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla locale Procura della Repubblica. Come accertato dai Carabinieri il rumeno, da circa tre mesi, perseguitava la sorella aggredendola sia verbalmente che fisicamente, anche sul posto di lavoro e in presenza di altre persone. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP del Tribunale di Lanciano al termine delle indagini degli uomini dell’Arma che, già a fine Novembre, avevano denunciato l’uomo per gli stessi reati. Il rumeno, che inizialmente conviveva con la sorella, era particolarmente violento in conseguenza del suo eccessivo uso di alcolici. La donna, stanca di subire i continui maltrattamenti da parte del fratello si era trasferita in un’altra abitazione dove viveva con il compagno ed aveva deciso di sporgere denuncia presso il Comando dei Carabinieri. Nonostante gli ammonimenti da parte dei militari il comportamento aggressivo dell’uomo era peggiorato negli ultimi tempi e, in diverse occasioni, aveva continuato a perseguitare la sorella anche sul posto di lavoro per minacciarla e aggredirla. Sulla base di questi elementi, l’Autorità Giudiziaria di Lanciano, particolarmente attenta a questo tipo di situazioni, ha subito emesso un provvedimento restrittivo nei confronti del rumeno che, ieri sera, è stato quindi tratto in arresto dai Carabinieri.
Un 72enne di Altino è invece tornato in carcere a seguito di una condanna definitiva a due anni di reclusione per reati di atti persecutori e calunnia commessi a Casoli e Lanciano nel 2003 e 2006. L’uomo, che stava scontando delle precedenti condanne usufruendo dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con questa nuova condanna ha superato il limite consentito dalla legge per usufruire dei benefici delle misure alternative alla detenzione e pertanto è stato associato nuovamente alla casa circondariale di Lanciano. Il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri della Stazione di Casoli.