Si tratta di un “sistema ettometrico”, ossia di un tunnel pedonale di 150 metri che perforerà la collina di Colle San Gallo e di una risalita con ascensori che giungerà fino al raccordo sottostante Largo Barbella. In poco più di 5 minuti, il tunnel permetterà di raggiungere tutti i principali punti di interesse del centro storico che si trovino a meno di 300 metri, muovendosi sempre in piano o in discesa.
Come ha fatto notare l’assessore ai lavori pubblici, Luigi Febo, la realizzazione del tunnel pedonale si colloca in una scelta política precisa, che troverebbe fondamento nel piano strategico adottato dall’amministrazione comunale teatina. “Le caratteristiche tecniche di quest’opera” ha, infatti, sottolineato Febo durante la cerimonia, “il suo percorso, i materiali utilizzati la definiscono come un’opera innovativa con una grande valorizzazione del passato della nostra città”.
Oltre ad essere una risposta ai problemi di traffico e di sosta, il tunnel sarebbe anche un intervento di riqualificazione urbana. L’obiettivo dell’amministrazione Ricci è, infatti, quello di ridurre drasticamente il traffico del centro storico, che andrebbe a mortificarne il valore architettonico. “L’invadenza dell’automobile” ha, poi, continuato l’assessore “ha fatto sì che gli spazi urbani abbiano perso completamente la loro funzione primaria di spazi di relazione sociale per divenire ambiti di frettoloso passaggio. Il tunnel pedonale è uno degli otto interventi di mobilità sostenibile previsti per la nostra città ed è un progetto ecologico. Siamo orgogliosi di vedere i cambiamenti che stanno restituendo a Chieti il suo splendore”.
Seppure d’accordo con la necessità di trovare una soluzione all’annoso problema dei parcheggi, il consigliere d’opposizione Alessandro Bevilacqua ritiene, invece, che l’attuale amministrazione non abbia saputo trovare rimedi efficaci, “salvo cercare di dimostrare il proprio impegno con l’inizio dei lavori del sottopasso pedonale di collegamento tra il parcheggio del terminal e il centro, un colpo di coda tipico di chi si sente ormai a casa”. Bevilacqua contesta, infatti, la costruzione in questione quando, secondo la sua opinione, la giunta Ricci non avrebbe realizzato nient’altro di quanto promesso in questi anni di mandato. Ne sarebbe un esempio “la scarsa manutenzione di alcuni parcheggi a pagamento che, specie nei giorni di massimo afflusso di vetture, sembravano più simili a delle giungle con mezzi parcheggiati ovunque alla meno peggio”.