Sono dati emersi nella Relazione sulla presenza, distribuzione e consistenza della popolazione nidificante dell’uccello ‘Charadrius alexandrinus’ lungo le coste nei Comuni di Casalbordino, Vasto e San Salvo come si desume dai dati forniti da Sandro Tagliagambe e Stefano Taglioli del Gruppo Fratino Vasto. La stagione 2017 è iniziata con la prima deposizione di uova iniziata il 27 marzo e terminata con l’ultima il 6 giugno, notevolmente più breve rispetto alle precedenti.
“Sono stati individuati solo cinque nidi – hanno dichiarato Tagliagambe e Taglioli – dai quali solo due nascite con perdita dei due pulli, uno per cause ignote e uno per predazione Cornacchia grigia”. Sui restanti quattro nidi le uova sono state sistematicamente rubate da ignoti (evidenti tracce di scarpe nei pressi della gabbietta di protezione riscontrate la mattina presto e assenza di queste la sera precedente).
“Ignoriamo i motivi dell’asportazione – hanno fatto notare – fatta con modalità diverse rispetto alla media degli anni precedenti allorché il ‘furto’ di uova era quasi sempre accompagnato da danneggiamenti a gabbietta e recinzione”. I 5 nidi ritrovati, ognuno con tre uova, due nella Riserva naturale regionale di Marina di Vasto, due a San Salvo Marina e uno a Vasto Marina.
“I motivi di una stagione così numericamente povera di nidi sono probabilmente imputabili ad uno spostamento di alcune coppie sulla costa molisana (dove il controllo è svolto egregiamente dall’associazione ABM Ambiente Basso Molise). Altri motivi non riusciamo a vedere in quanto le condizioni naturali ed antropiche del litorale vastese non hanno avuto variazioni significative rispetto agli anni precedenti” hanno concluso i due operatori del Gruppo Fratino di Vasto. Presenza del Fratino che è diventato di recente come uno dei parametri per contribuire al rilascio della Bandiera Blu di cui da decenni si fregiano Vasto e San Salvo.