La rapina, messa a segno il 19 gennaio del 2012, fruttò un bottino di quasi 117.000 euro oltre a 2.000 corone norvegesi, 250 dollari canadesi, 1.900 dollari australiani, 2.500 sterline inglesi e 3.800 dollari americani.
I due sono stati anche condannati a risarcire i danni alla compagnia di assicurazione della banca che si è costituita parte civile, alla quale nel frattempo dovranno versare una provvisionale di 50.000 euro.
Oltre che di rapina Visiello e Speranza sono accusati di detenzione illegale di pistole e di sequestro di persona poichè quel giorno sette impiegati della banca vennero chiusi nel bagno dell’istituto di credito.
Il pubblico ministero Lucia Campo aveva chiesto 6 anni e tremila euro di multa. Il colpo fu portato a termine da quattro persone, con il volto coperto da passamontagna ed armate di pistola: due rapinatori non sono stati mai identificati.