L’uomo si era reso protagonista di quello che era stato definito “omicidio d’amore”: depresso per le sofferenze della moglie, malata da decenni di sclerosi multipla, aveva deciso di porre fine a quel dolore insopportabile per entrambi.
Il pm aveva chiesto 14 anni, tenendo conto della parziale infermità mentale dell’imputato.
La Corte, invece, ha riconosciuto le attenuanti generiche come prevalenti sulle aggravanti.
Marina Serra