Chieti. “I conti della sanità abruzzese tornano in ordine solo grazie ai tagli sugli infermieri e, di conseguenza, sulla qualità delle cure»: è quanto sostiene il Collegio Ipasvi di Chieti, che rappresenta i 3.400 infermieri della provincia. «Nella sola Asl Lanciano Vasto Chieti – afferma il presidente dell’Ipasvi di Chieti, Giancarlo Cicolini – al 31 marzo scorso non sono stati rinnovati 32 incarichi a professionisti infermieri (di cui 26 incarichi a tempo determinato e 6 pensionamenti); ulteriori tagli sono previsti entro l’anno in corso (approssimativamente ulteriori 40 unità infermieristiche in meno)”.
Pur apprezzando l’importante risultato dell’avvio dell’uscita dal commissariamento, ottenuto al tavolo di confronto con i tecnici dei Ministeri della Salute e dell’Economia dal Presidente della Regione Abruzzo e Commissario ad acta alla Sanità, Luciano D’Alfonso, dall’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e dal sub commissario Giuseppe Zuccatelli, l’Ipasvi sottolinea l’urgenza di un’immediata riorganizzazione delle Aziende sanitarie locali al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini-utenti.
“Come Infermieri – prosegue Cicolini – abbiamo sempre ritenuto di grande importanza il “rientro” dalla situazione di commissariamento, ma ribadiamo che non può essere realizzata solo a scapito della salute delle persone e della sicurezza degli operatori. Pur comprendendo la necessità di contenere i costi e di mantenere in equilibrio i bilanci anche attraverso una razionalizzazione del personale, meno comprensibile rimane il perché alcune categorie professionali abbiano subito una riduzione della dotazione organica maggiore rispetto alle altre”.
Secondo l’Ipasvi da anni, e particolarmente in questo momento storico, in diverse realtà italiane si è attuato un “investimento strategico” sui professionisti infermieri: basti ricordare l’istituzione delle unità operative a gestione infermieristica, il “See & Treat”, l’infermiere di famiglia e di comunità. Si stanno inoltre ridefinendo i nuovi ambiti di esercizio per la professione, il tutto finalizzato a dare certezze ai cittadini e ai servizi come già avviene negli Usa, Canada, Australia e Gran Bretagna.
“Al fine di garantire continuità e qualità delle cure ai cittadini – prosegue Cicolini – la programmazione o la riorganizzazione avrebbero dovuto anticipare la razionalizzazione delle risorse. A oggi ancora sporadiche sembrano le iniziative legate alla riorganizzazione interna delle Aziende sanitarie, finalizzate a garantire un’adeguata risposta ai bisogni di salute dei cittadini. L’Abruzzo non può e non deve rimanere indietro e, sempre nel rispetto delle necessità regionali, riteniamo necessario e non più rinviabile che il Governo regionale definisca nuovi criteri per la determinazione delle dotazioni organiche e che le Aziende sanitarie locali, nel rispetto delle linee di indirizzo regionali, riorganizzino sia le strutture ospedaliere sia i servizi territoriali e domiciliari, con forti investimenti nella figura infermieristica. Tagliando i professionisti infermieri, si tagliano i servizi destinati a garantire l’adeguatezza e la completezza della risposta ai bisogni di salute dei cittadini, ultima cosa utile in sanità. Il Collegio Ipasvi di Chieti è totalmente disponibile a collaborare allo sviluppo del sistema sanitario abruzzese a tutela e a garanzia della popolazione e degli operatori”.