Cava Punta Penna: Tagliente annuncia lo stop. Febbo lo smentisce

punta_aderciVasto. Giuseppe Tagliente, in pompa magna, anticipa sul suo periodico che la Regione sposterà la cava sottomarina da Vasto a Ortona. Nel pomeriggio, però, l’assessore Mauro Febbo corregge il tiro e ricorda che il programma di tutela e di ripascimento del litorale abruzzese non subirà modifiche.

E’ stata una giornata prima di annunci entusiastici, poi di comunicazioni ufficiali, che hanno smorzato l’entusiasmo di taluni sulla decisione che la Regione (particolare poi smentito dallo stesso assessore Febbo) avesse rinunciato all’attivazione della cava sottomarina di Punta Penna. Tutto la diatriba dialettica sulla questione, che da settimane monopolizza discussioni in ambito politico a vari livelli, ha preso avvio in mattinata quando sono stati riportati alcuni stralci di un articolo comparso sul quotidiano di proprietà del consigliere regionale Giuseppe Tagliente, capogruppo di Rialzati Abruzzo. Nell’articolo si faceva riferimento ad una determina dirigenziale del responsabile del settore “ Risorse del territorio” della Regione Abruzzo, con la quale si stabiliva, a detta del consigliere regionale, che dal progetto relativo agli interventi di difesa e gestione  della fascia litoranea, era stata stralciata l’ipotesi di dragare sabbia dalla cava sottomarina sul litorale vastese. Decisione, questa, argomentata con tanto di dichiarazioni ufficiali. “  Desidero ringraziare “, ha sottolineato Tagliente, “in primis il presidente Chiodi, per la decisione assunta e tutto lo staff tecnico della Regione per questa decisione che tranquillizza le popolazioni del Vastese e pone fine ad una campagna di sensibilizzazione sulla quale si erano anche inopportunamente agganciati tentativi di strumentalizzazione politica”. Caso chiuso? Tutt’altro. Nel pomeriggio l’assessore regionale alla Pesca, Mauro Febbo, ha diffuso in nota al riguardo, che sgonfia i trionfalismi mattutini di Tagliente e ricorda come si svilupperà il progetto di protezione e rinascimento della costa abruzzese. “La ricostruzione della vicenda dei prelievi di sabbia per il ripascimento della costa abruzzese evidenziata dal capogruppo di Rialzati Abruzzo, Giuseppe Tagliente” scrive Febbo, “ forse manca del passaggio sia della lettura del verbale dell’ultima Conferenza di Servizi che di quella dei comunicati stampa dedicati all’argomento. Infatti, si era già stabilito a monte che i lavori partissero da Ortona e si concludessero a Vasto per il litorale di Casalbordino, proprio in considerazione della specifica richiesta del sindaco di quel comune, Remo Bello“. La puntualizzazione, infatti, nasce dal fatto che era trapelata la notizia che la cava sottomarina, necessaria per il riporto della sabbia, sarebbe stata attivata a Ortona e non più a Vasto. “ Non ci sarà nessun cambiamento di programma rispetto a quanto stabilito”,  incalza Febbo, “ infatti, l’ordinanza dirigenziale del Servizio risorse del territorio che viene citata da Tagliente, stabilisce, secondo il cronoprogramma sancito in sede di Conferenza di Servizi, che Ortona sarà la prima tappa di un calendario di lavori che partiranno mercoledì prossimo ma non esclude affatto l’ipotesi che i prelievi di sabbia si facciano successivamente anche a Vasto. Tuttavia, dal momento che l’amministrazione comunale di Ortona, per esigenze legate alla funzionalità del porto, ha già chiesto di aumentare considerevolmente la quantità di sabbia da prelevare, questa circostanza potrebbe anche scongiurare l’effettuazione di escavazioni di fronte al litorale di Vasto. In ogni caso”, si legge ancora nella nota, “si tratterebbe di un intervento ad impatto limitato visto che potrebbero bastare anche 130 mila metri cubi di sabbia al posto dei 200 mila inizialmente stimati ed, inoltre, per tutelare la costa, è stata sensibilmente ridotta l’area interessata al prelievo di sabbia che è stata allontanata dal litorale, da cui dista circa 1 chilometro e 250 metri”.

 

 

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