Tutti gli operatori sono d’accordo nel denunciare come una grave sciagura per le nostre attività la eventuale autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente al rilascio del permesso di estrazione di idrocarburi tramite la piattaforma petrolifera Ombrina Mare A, che si ubicherà a ridosso del pozzo Ombrina Mare 2 a 5km circa dalla costa, collegata a FPSO(Floating Production Storage Offloading ) con sistemi di processo.
Un insediamento industriale petrolifero di quel tipo al mare, potrebbe arrecare grosse perdite, proprio in un momento di timido rilancio dopo la grande crisi.
Gli oppositori alla nuova Ombrina chiedono alle istituzioni di “fare un salto di qualità con la pista ciclabile sulla ex ferrovia, creando offerte turistiche innovative legate ad eventi, percorsi a tema, prodotti turistici nuovi ed appetibili, risanamento ambientale e tutela del patrimonio storico. Tutte cose fondamentali per un mercato sempre in evoluzione”. Quindi il contesto naturale andrebbe tutelato.
Molto apprezzato dagli operatori il dinamismo della Provincia di Chieti e delle amministrazioni comunali impegnate a contrastare i progetti di petrolizzazione. L’intenzione è quella di creare un fronte comune in opposizione alla svolta petrolifera nella costa dei trabocchi.
Il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, ha incontrato ieri le associazioni ambientaliste e i comitati di cittadini per la predisposizione delle osservazioni contrarie alla nuova piattaforma petrolifera in mare, denominata “Ombrina 2” che dovrebbe sorgere al largo di San Vito Chietino.
“Il mio no alla petrolizzazione – ha commentato Di Giuseppantonio – della nostra provincia è sempre stato chiaro e fin dal giorno del mio insediamento non ho fatto che riconfermare la mia lotta condotta da sindaco e da vicepresidente nazionale Anci”.
Elenco dei firmatari delle osservazioni contro Ombrina Mare A