Roccascalegna. L’Anas ha aperto al traffico lo svincolo di Roccascalegna al km 57,500 della strada statale 652 “Fondo Valle Sangro”, in provincia di Chieti.
“L’intervento – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – rientra tra quelli finalizzati al conseguimento di adeguati standard di sicurezza stradale lungo la SS652 ‘di Fondo Valle Sangro’. Lo svincolo, infatti, è interessato da una notevole intensità veicolare in quanto è a servizio oltre che di Roccascalegna, centro turistico e sede di un castello medievale, anche di numerosi centri abitati posti sulla sponda sinistra del fiume Sangro e dell’alto bacino del fiume Aventino. L’opera realizzata dall’Anas è quindi fondamentale per i pendolari e i turisti che vogliono raggiungere Roccascalegna”.
“Viene consegnata oggi ai cittadini di Roccascalegna un’opera importante su un’arteria stradale vitale per i collegamenti tra la costa e le aree interne del Sangro abruzzese – ha affermato il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso -. Ma soprattutto l’apertura al traffico dello svincolo di Roccascalegna risponde a due importanti elementi che devono essere sempre presi a riferimento per le opere pubbliche in materia di viabilità: la celerità dell’esecuzione dei lavori e l’utilità degli stessi a fini di sicurezza per l’utenza. Si può affermare che il nuovo svincolo di Roccascalegna soddisfi a pieno questi due elementi, nel rispetto delle esigenze di un’utenza che su quell’area riguarda i pendolari per lavoro e per studio e i turisti”.
Il progetto dei lavori di adeguamento dello svincolo di Roccascalegna ha richiesto un investimento di 2,7 milioni di euro e rientra negli interventi previsti dalla Legge 166/2002 (Programma per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete nazionale). I lavori, che sono stati eseguiti tra aprile e dicembre 2014, hanno riguardato in particolare l’adeguamento plano altimetrico di due delle 4 rampe dello svincolo a “trombetta” esistente, con il rifacimento del ponte di scavalco della SS652.
L’Anas, infatti, ha demolito il vecchio cavalcavia dove le rampe di accesso e uscita preesistenti non erano più in grado di garantire un adeguato livello di sicurezza a seguito dell’aumento dei volumi di traffico.