Una perdita del genere sarà difficile da dimenticare. Da adesso in poi il Natale non potrà più essere lo stesso in città
Già con le prime luci di Natale accese, era impossibile non passare davanti a quel locale. Magari immersi nella frenesia dei regali o nell’atmosfera magica che solo questa festa riesce a dare. Quel profumo di burro, di zucchero e lievito madre ti accoglieva da lontano, come un abbraccio familiare.
Già, perché per molti milanesi, il Natale iniziava proprio da lì, tra panettoni artigianali, pandori dorati e dolci curati con la precisione e la passione di un maestro che sapeva trasformare ogni impasto in un’opera d’arte. Parliamo di una pasticceria che non era solo una tappa obbligata delle festività. Quel locale era parte del cuore pulsante di Milano, un luogo dove la tradizione si intrecciava con l’eccellenza e l’innovazione. Adesso, però, qualcosa cambierà per sempre.
La notte tra il 10 e l’11 dicembre ha portato via con sé il maestro pasticcere Vincenzo Santoro, per tutti semplicemente Enzo. Aveva 72 anni, una vita dedicata ai dolci e un legame profondo con Milano, la città che lo aveva accolto a soli 14 anni, quando lasciò la sua Puglia per cercare fortuna al Nord. Quella fortuna, però, se l’era costruita con le sue mani, partendo come garzone e diventando un riferimento assoluto nel mondo della pasticceria.
Era il 1966 quando fondò la Pasticceria Martesana, chiamata così in omaggio al Naviglio Martesana, poco distante dalla prima sede di via Cagliero. Quello che iniziò come un piccolo laboratorio artigianale divenne presto un’istituzione. E il segreto di Enzo? Un lievito madre accudito per oltre cinquant’anni, cresciuto come un figlio e capace di donare ai suoi lievitati un’anima unica.
La Pasticceria Martesana è oggi un simbolo milanese, con quattro sedi in città e un prestigio che va ben oltre i confini nazionali. Vincenzo Santoro non si è mai fermato: nel corso degli anni ha collaborato con i migliori talenti, come Davide Comaschi, vincitore del World Chocolate Masters di Parigi nel 2013, e Domenico Di Clemente, con cui ha portato avanti un progetto di innovazione che ha sempre rispettato la tradizione.
I riconoscimenti non sono mancati. Nel 2023, il maestro Santoro è stato insignito del Premio Massari come miglior pasticcere del mondo, un traguardo che coronava una carriera straordinaria. E proprio quest’anno, la sua Martesana ha vinto la Gelato World Cup, un altro tassello di un palmares invidiabile.
La sua eredità sarà portata avanti dai figli Gabriele, Valeria e Manuela, che continueranno a guidare l’attività. Ma per chi ha vissuto il Natale a Milano, per chi ha affondato le mani in quelle confezioni colorate e assaporato un panettone unico, l’assenza di Enzo si farà sentire. Poco ma sicuro.